Mi è pervenuta da parte della CCIAA di PESCARA una comunicazione che l’impresa a cui avevo affidato i lavori di installazione di un impianto elettrico e trasmissione dati non era abilitata all’installazione impianti ai sensi del decreto 37/2008.
Come mi devo comportare nei confronti dell’impresa che mi aveva dichiarato di essere in regola? Dato che la stessa nota è stata trasmessa anche all’ufficio tecnico dove avevo trasmesso le dichiarazioni, potrei subire delle sanzioni?
Giuseppe d’Auria
Ai sensi art. 8 comma 1 del DM 37/08 “Obblighi del committente e del proprietario”: ”Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all’articolo 1, comma 2, ad imprese abilitate ai sensi dell’articolo 3.”
Per le violazioni di cui all’art. 8 sono applicabili le sanzioni indicate all’Art. 15 comma 2 che le verranno comminate dalla Camera di commercio ai sensi comma 6 art. 15 DM 37/08.
Lei aveva l’obbligo prima di affidare i lavori di accertarsi, in termini inequivocabili, che l’impresa fosse abilitata ai sensi dell’art. 3 del DM 37/08.
Come specificato al comma 6 del medesimo articolo: “Sono nulli, ai sensi dell’articolo 1418 del Codice Civile, i patti relativi alle attività disciplinate dal presente regolamento stipulati da imprese non abilitate ai sensi dell’articolo 3, salvo il diritto al risarcimento di eventuali danni.”
Lei può mettere in mora l’impresa con apposita comunicazione e procedere alle conseguenti azioni legali a sua tutela, impugnando il contratto con l’impresa e richiedendo i relativi danni.
Consigliamo in ogni caso uno specifico parere legale.