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E’ stato pubblicato la scorsa settimana il progetto CEI C.1286 dal titolo “Scelta delle protezioni degli apparecchi di illuminazione per installazione fissa”. La fornisce  indicazioni, applicabili sia ad impianti per ambienti interni che in esterno (redatte anche sulla base delle analisi dei riscontri avuti a seguito delle installazioni effettuate negli ultimi anni) per la progettazione degli impianti elettrici nei quali sono utilizzati apparecchi di illuminazione con sorgenti luminose a Led.
Al fine di assicurare un adeguato funzionamento dei prodotti, è infatti opportuno che questi siano realizzati con un idoneo livello di immunità (in relazione anche alla destinazione d’uso), da utilizzare come riferimento per l’identificazione delle protezioni da inserire sull’impianto elettrico. Le sollecitazioni a cui i prodotti sono sottoposti nel corso dell’utilizzo variano, in genere, per tipologia ed entità in relazione all’installazione in ambienti interni o esterni e al tipo di ambiente (es. industriale, residenziale, terziario…), quindi in alcuni casi le indicazioni fornite possono differire.
Altro elemento discriminante è la classe di isolamento dei prodotti, che può essere in genere di classe I o di classe II (con corpo di materiale metallico o isolante) e di conseguenza la scelta della tipologia di apparecchio può comportare diverse soluzioni impiantistiche.
Il contenuto della Guida è applicabile anche ad impianti dove siano utilizzati apparecchi di Classe III.

Ulteriore tipologia costruttiva utilizzata nelle installazioni (ad esempio quelle da esterno per illuminazione stradale), è quella costituita da un vano ottico separato dall’alimentatore, dove le due parti possono essere poste ad una distanza di diversi metri (per esempio alimentazione posta a base del palo, vano ottico alla testa del palo). La Guida sarà applicabile anche a questo caso anche se
occorre rimarcare che la sollecitazione a cui è sottoposta la parte luminosa, modulo LED, può essere limitata dalla presenza del cavo di connessione fra vano alimentatore e vano ottico.
L’introduzione dei prodotti LED ha anche evidenziato la necessità di identificare l’entità della corrente di inserzione (inrush current), che sebbene di natura transitoria, potrebbe provocare l’intervento intempestivo dei dispositivi di protezione inseriti nell’impianto (ad. esempio gli interruttori magnetotermici).
Indicazioni in merito a come incrementare l’immunità degli apparecchi di illuminazione sono fornite all’interno della guida CEI 34-156.

Il progetto è a disposizione per tutti gli interessati sul sito CEI (link). La fase di inchiesta pubblica terminerà il 13 settembre.