 Ho realizzato impianto elettrico all’interno di un prefabbricato uso uffici ed un altro uso spogliatoi installati all’interno di una porzione di capannone industriale. I singoli impianti elettrici con proprio quadretto e protezione differenziale sono stati collegati a due linee protette da magnetotermico nel quadro principale del capannone.
Ho realizzato impianto elettrico all’interno di un prefabbricato uso uffici ed un altro uso spogliatoi installati all’interno di una porzione di capannone industriale. I singoli impianti elettrici con proprio quadretto e protezione differenziale sono stati collegati a due linee protette da magnetotermico nel quadro principale del capannone.
Il quadro principale è 100 A /380 V mentre i singoli quadretti dei prefabbricati sono dimensionati per potenza P < 4,5 kW. Posso certificare i solo impianti dei due prefabbricati? C’è obbligo di progetto?
Vincenzo
 L’intervento descritto si configura come “ampliamento” dell’impianto del capannone industriale. A detto impianto si applicano i disposti dell’art. 5 comma 1 e 2 del decreto 37/08:
L’intervento descritto si configura come “ampliamento” dell’impianto del capannone industriale. A detto impianto si applicano i disposti dell’art. 5 comma 1 e 2 del decreto 37/08:
Art. 5. Progettazione degli impianti
1. Per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l’osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all’articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice.
Il valore della potenza installata non è significativo. L’impianto del capannone è soggetto a progettazione in quanto come da art. 5 comma 2 decreto 37/08 lettera c):
c) impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera a), relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi, quando le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V, inclusa la parte in bassa tensione, o quando le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kW o qualora la superficie superi i 200 mq;
Pertanto anche gli ampliamenti dello stesso lo sono. Si deve redigere il progetto a firma di professionista iscritto all’albo (o meglio doveva essere redatto prima della realizzazione degli impianti!!!) e dopo Lei potrà “certificare” gli impianti con emissione della dichiarazione di conformità in riferimento al progetto e alla documentazione tecnica degli impianti preesistenti.
 
       
                   
                   
                  