Nel 2017 in Italia le fonti rinnovabili hanno coperto quasi un quinto di tutti i consumi energetici. Ciò significa che ogni 100 kWh consumati complessivamente nei settori elettrico, termico e dei trasporti, quasi 18 sono verdi. Per fare un paragone, basti pensare che i soli consumi da fonti rinnovabili dell’Italia (circa 22 Mtep nel 2017) corrispondono ai consumi complessivi della Svizzera. Per raggiungere questi obiettivi, che pongono l’Italia tra i primi Paesi in Europa per fonti rinnovabili, il Gestore dei Servizi Energetici ha erogato nel solo settore elettrico 14,2 miliardi di euro di incentivi, recuperandone 1,7 miliardi dalla vendita di energia ritirata, per un netto di incentivi in bolletta di 12,5 miliardi di euro (nel 2016 erano stati 14,4 miliardi).
Per quanto riguarda le ricadute occupazionali, si stima che gli occupati permanenti nella fase di esercizio e manutenzione degli impianti siano circa 38.000 nel settore delle rinnovabili elettriche e circa 34.000 nel settore delle rinnovabili termiche. Per quanto riguarda, invece, i lavoratori temporanei, quelli che sono stati impiegati nel corso del 2017 per l’installazione di nuovi impianti, si stima che siano 16.000 nel settore elettrico e 31.000 per il settore termico (installazione di pompe di calore, stufe e termocamini e solare termico).
Nel settore dell’efficienza energetica nel 2017 il GSE, a fronte di 5.695 richieste, ha riconosciuto 5,8 milioni di Certificati Bianchi, dei quali il 62% in ambito industriale e il 31% in ambito civile, consentendo così un risparmio di quasi 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, con il Conto termico il GSE ha ricevuto 43.227 richieste, che corrispondono a circa 180 milioni di euro di incentivi, dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza energetica della Pubblica Amministrazione. Risultati che riflettono gli sforzi compiuti dal GSE che nell’ultimo anno ha messo a disposizione di oltre 800 Comuni la propria esperienza, per indirizzare gli investimenti degli enti locali verso una crescita ecocompatibile.
Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici inoltre il GSE, in qualità di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all’asta sulla piattaforma comune europea circa 95 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 550 milioni di euro.