QUESITO TECNICO
DPR 462/01 in una clinica: quali prove?
- 24 Gennaio 2018
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Chiedendo a diversi fornitori il servizio di verifica 462/01 nella nostra clinica medica, ci siamo trovati difronte a non pochi problemi per la scelta, scaturiti per la maggior parte da una diversa esposizione da parte degli stessi delle periodicità e delle prove da effettuare. Vi chiedo pertanto un vs autorevole intervento per sapere quali sono le periodicità delle verifiche in oggetto relativamente ai locali medici di gruppo 0, e quali sono le prove ulteriori che l’organismo deve eseguire nei locali di gruppo 1 e 2.
Anonimo
E’ prassi consolidata e condivisibile effettuare con cadenza biennali anche le verifiche dei locali medici di gruppo 0 (l’aver classificato “gruppo 0” e non “ambiente ordinario” implica la presenza di un rischio maggiore). Detto questo non è semplice fare una stima senza conoscere l’impianto. Indicativamente si può considerare quanto segue:
Le verifiche nei locali di gruppo 1 sono sostanzialmente le stesse di un ambiente non classificato, con un maggiore impegno nell’analisi documentale (occorre valutare classificazione, planimetrie, caratteristiche dei nodi ecc.) e nelle prove di continuità (nodi equipotenziali).
Le verifiche nei locali di gruppo 2 sono particolarmente impegnative: prevedono, oltre alle prove dei locali di gruppo 0 e 1, la verifica dei sistemi IT-M e la misura della resistenza dei conduttori di protezione ed equipotenziali.
Le verifiche ispettive vengono effettuate a campione. La quantità di prove dipende da tanti fattori tra cui la presenza di documentazione attestante la manutenzione, le condizioni dell’impianto, l’esito delle prove ecc.
Per il DPR462/01 la periodicità delle verifiche, art. 4, è di 2 anni per gli ambienti ad uso medico (il vostro caso) e negli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio.
Per le prove da effettuare, oltre all’esame e vista e documentale degli impianti, si veda la guida CEI 0-14 e la guida CEI-ISPESL 64-14 che si riassume:
– prova di continuità del conduttore di terra e di protezione equipotenziali
– prove di funzionamento (interr. differenziali)
– misura della resistenza di terra
– eventuale misura di contatto
– misura dell’impedenza dei conduttori di protezione e della resistenza dei collegamenti equipotenziali
– misura della corrente di primo guasto (sistemi IT)
Verifica dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche: se esistente
Verifica impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione (zone 0 e 1/20 e 21) se presenti