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~DCome si legge un datasheet di un interruttore magnetotermico? Come si fa a capire se soddisfa il coordinamento? E soprattutto, quali sono le eventuali responsabilità dell’elettricista che ha la manutenzione dell’impianto in caso di infortunio causato da un mancato coordinamento?

Massimo M. via form

~RLeggere il datasheet è buona cosa e se ne traggono utili informazioni per la scelta e l’installazione dell’interruttore, ma serve a poco per verificarne il coordinamento.
Per il coordinamento dell’interruttore ai fini della protezione dal sovraccarico delle condutture, le caratteristiche di funzionamento dello stesso devono rispondere alle seguenti condizioni indicate nell’art. 433.2 “Coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione” della Norma CEI 64-8/3, e precisamente:

Ib < In < Iz
If < I,45 Iz

dove:

Ib = corrente di impiego del circuito
In = corrente nominale del’interruttore
Iz = portata a regime permanente del cavo
If = corrente di sicuro funzionamento dell’interruttore automatico ovvero la sovraccorrente per la quale l’interruttore magnetotermico interviene (ovvero apre il circuito) nel tempo convenzionale a 1,45 In per la norma CEI EN 60898 in un tempo di 1 ora per In < 63 A e di 2 ore per In > 63A; e a 1,3 In per la norma CEI EN 60947-2 in un tempo di 1 ora per In < 63 A e di 2 ore In > 63 A.

Ai fini del coordinamento per la protezione dal corto circuito devono essere verificate in ogni punto dell’impianto le seguenti disequazioni:

IkMax ≤ P.d.i.
I²t ≤ K²S²

dove
IkMax = Corrente di cortocircuito massima nel punto di installazione
P.d.I. = Potere di interruzione apparecchiatura di protezione
I²t = Integrale di Joule della corrente di cortocircuito presunta (valore letto sulle curve delle apparecchiature di protezione)
K = Coefficiente della conduttura utilizzata, ad esempio:
115 per cavi in rame isolati in PVC (76 se alluminio)
143 per cavi in rame isolati in XLPE/EPR (94 se alluminio)
S = Sezione della conduttura

Tale verifica è realizzabile molto semplicemente utilizzando il metodo grafico che consiste nel confrontare la curva dell’energia specifica di corto circuito sopportabile dai cavi in funzione del valore della Icc (corrente di corto circuito) (vedasi di seguito un esempio per cavi isolati in PVC):

000000000

con la curva dell’energia specifica di corto circuito lasciata passare dall’interruttore in funzione del valore della Icc:

00001

Infine, per rispondere alla seconda parte del quesito, non è responsabilità del manutentore dell’impianto la scelta e la taratura dei dispositivi di protezione, anzi, il manutentore è tenuto verificare (e a non modificare) la corrispondenza delle tarature con quanto previsto dalla documentazione di progetto e segnalare tempestivamente eventuali difformità o anomalie.