Nel mese di novembre 2013 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 25,7 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2% rispetto a novembre dello scorso anno.
Anche depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica di novembre 2013 resta pari al -2%.
Rispetto a novembre dell’anno precedente, infatti, si è avuto un giorno lavorativo in meno (20 vs 21) ma una temperatura media mensile inferiore.
I 25,7 miliardi di kWh richiesti nel mese di novembre 2013 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29,1% al Centro e per il 24,2% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di novembre 2013 è articolata in maniera differenziata: negativa al Nord (-3,2%) e al Centro (-1,5%), positiva al Sud (+0,3%).
Nel mese di novembre 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’84,3% con produzione nazionale e per la quota restante (15,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,8 miliardi di kWh) è in linea con i volumi del novembre del 2012 (-0,2%). Sono in crescita le fonti di produzione geotermica (+10,2%), eolica (+15,7%) e fotovoltaica (+16,9%). In calo le fonti di produzione idrica (-1,6%) e termoelettrica (-2,4%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di novembre 2013 rispetto al mese precedente è risultata negativa dello 0,6%. Il profilo del trend assume un andamento decrescente. Nei primi undici mesi del 2013 la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 3,5% rispetto al corrispondente periodo del 2012; a parità di calendario il valore è -3,2%. Infine, la potenza massima richiesta a novembre 2013 ha toccato i 52.053 MW alle ore 18 di mercoledì 27, con un incremento del 6,3% rispetto al massimo raggiunto a novembre 2012.