Si è svolta presso la sede di ANIE Confindustria, l’XI edizione della Giornata della Ricerca. “Smart Factory: l’innovazione tecnologica per il rinascimento manifatturiero” il titolo prescelto dell’evento che è stato occasione per fare il punto sul fondamentale contributo che le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche italiane possono fornire in un settore strategico, reso ancora più attuale dalle indicazioni del Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente, promosso dal MIUR.
Per uscire dalla crisi, la nuova Agenda europea per la crescita, ribadita con forza in Italia da Confindustria, riconosce il ruolo cruciale ricoperto dall’industria ed indica quale principale obiettivo l’incremento entro il 2020 della quota del manifatturiero ad almeno il 20% del PIL dell’Unione (attualmente è ferma al 16%). Un rinnovamento profondo, e al tempo stesso sostenibile, della base industriale non può però prescindere dalle potenzialità che l’innovazione tecnologica può offrire.
Le potenzialità di sviluppo delle tecnologie rivolte al manifatturiero avanzato sono ampie. Si stima che la crescita del mercato mondiale delle cosiddette Key Enabling Technologies (KETs) possa superare il 50% entro il 2015, raggiungendo i 1.000 miliardi di Euro, valore equivalente all’8% del PIL UE. Già oggi l’industria europea è leader nel mercato delle KETs, con una quota sui brevetti mondiali superiore al 30%.
Pur scontando un annoso ritardo in termini di propensione all’innovazione, la partecipazione dell’Italia ai primi bandi ICT del progetto “Factories of the Future”, inserito all’interno del VII Programma Quadro e specificamente volto alla ricerca di soluzioni tecnologiche sostenibili, è incoraggiante: in base ai dati europei più recenti, la quota italiana è superiore al 10% nella distribuzione totale per paese partecipante, 2a solo alla Germania.
La gamma di tecnologie interessate dall’evoluzione della ‘Fabbrica intelligente’, cui le aziende ANIE già forniscono o possono continuare a fornire un fattivo contributo in termini di ‘know-how’, è sempre più ampia e trasversale e si caratterizza per un elevato grado di integrazione con lo spazio esterno.
Significativa è la diffusione delle tecnologie di generazione diffusa, che si legano strettamente con le strutture produttive, garantendo modalità di autoproduzione di energia del tutto inedite. Altrettanto importanti le tecnologie per il risparmio energetico, che possono avere una funzione strategica nella riduzione dei consumi all’interno degli spazi produttivi delle imprese tradizionalmente più energivore. In ottica ‘smart’ è cruciale il capitolo rappresentato dalle tecnologie per l’edificio, con la creazione di un’impiantistica integrata ed evoluta, concepita in modo peculiare per un ambiente non residenziale come la fabbrica.
Centrale, infine, nell’evoluzione della “fabbrica intelligente” è il ruolo ricoperto dalle tecnologie per l’automazione, che hanno contribuito a trasformare negli ultimi anni i processi, in un’ottica di maggiore competitività internazionale, anche nei settori più tradizionali del manifatturiero italiano. Tra i più utilizzati i concetti di cloud computing, i nuovi paradigmi dell’internet of thing, le tecnologie wireless, oltre ai moderni strumenti di progettazione e simulazione.
“Il concetto di ‘smart factory’ si basa sulla trasformazione dello spazio produttivo esistente grazie all’impiego massiccio delle tecnologie affermatesi negli anni più recenti” – ha dichiarato Pietro Palella, Vice Presidente di ANIE Confindustria per la Ricerca e l’Innovazione – “L’innovazione ha reso disponibili tecnologie ad alto potenziale, pervasive ed abilitanti. In questo quadro è certamente centrale il ruolo svolto dalle imprese aderenti ad ANIE”.
“Le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie” – ha concluso il Vice Presidente Palella – “hanno già permesso di operare una riflessione innovativa rivolta ad ambiti tradizionali come il building, le reti, i trasporti e lo stesso spazio urbano. È stato cioè possibile elaborare nuovi concetti come ‘smart building’ e ‘smart mobility’, ‘smart grid’ e ‘smart city’. In questo senso la ‘smart factory’, ossia la fabbrica resa evoluta e ‘intelligente’ grazie all’impiego delle tecnologie, è un tassello che va a concorrere alla creazione di una nuova forma di civiltà.”