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Fonte principale di questa ondata di innovazione è stata l’elettronica che ha spinto avanti il motore della ricerca tanto direttamente nella componentistica quanto indirettamente nei materiali e riuscendo a dar vita a sempre nuove ed interessanti soluzioni applicative.

Fluorescenti compatte
La rivoluzione ha avvio con l’avvento delle lampade fluorescenti compatte, questo nuovo modo di interpretare l’ormai collaudato concetto di emissione per fluorescenza consente di introdurre per la prima volta il concetto di risparmio energetico in modo massiccio nell’utilizzo domestico. Anche in questo segmento l’elettronica porta il suo fondamentale contributo dando vita alle lampade compatte con alimentatore elettronico i cui fondamentali vantaggi sono:
– risparmio di energia elettrica fino all’ 80% rispetto ad una tradizionale lampada ad incandescenza;
– accensione rapida;
– peso ridotto;
– elevata resa cromatica;
– riduzione del calore emesso.

Fluorescenti lineari
Una delle più importanti innovazioni introdotte dall’elettronica è però maturata nella famiglia delle lampade fluorescenti lineari diametro 26 mm (T8) con l’utilizzo degli alimentatori elettronici ad alta frequenza. L’utilizzo dell’alimentatore elettronico ha portato nel modo della fluorescenza lineare tre enormi vantaggi:
– incremento di efficienza (circa il 30%);
– aumento della vita media (dal 30% al 50%);
– regolazione dell’emissione luminosa (dall’1% al 100%)
Questa innovazione ha spinto la ricerca delle materie prime utilizzate nella produzione delle lampade fluorescenti verso nuovi e più ambiziosi traguardi concretizzatisi con l’avvento delle polveri fluorescenti ad efficienza migliorata che hanno portato il decadimento del flusso luminoso a solo il 5% rispetto il valore iniziale, con conseguente riduzione sia degli apparecchi installati sia dei costi di manutenzione.

Ad alogeni
Due nuovi elementi hanno rinnovato anche il concetto di incandescenza ad alogeni:
– tecnologia UV-STOP;
– tecnologia bassa pressione.
La tecnologia UV-STOP nasce dalla ricerca sui nuovi materiali che ha dato vita ad un nuovo quarzo additivato con particelle di sostanze aggiuntive quali terre rare e titanio consentendo una totale soppressione delle gamme UVC e UVB ed una riduzione del 50% della UVA, questi risultati consentono di ottenere, rispetto alle alogeni normali, una riduzione dell’effetto di scolorimento fino al 50%.
La tecnologia della bassa pressione ha offerto la risposta perfetta a tutti i vincoli posti dai requisiti della norma IEC 589 consentendo l’utilizzo di tutti gli apparecchi in commercio senza nessuna modifica, offrendo:
– ricambiabilità lampade in impianti esistenti;
– flusso luminoso più costante per tutta la durata della lampada;
– riduzione delle morti premature;
– UV-STOP.

Ultima tecnologia applicata alla famiglia delle fluorescenti lineari è la miniaturizzazione, che ha portato alla realizzazione delle rivoluzionarie T5 di soli 16 mm di diametro. Queste lampade nate dal connubio perfetto tra elettronica e sorgente offrono evidenti vantaggi:
– incremento dell’efficienza dei sistemi ottici degli apparecchi del 5%;
– vita media degli alimentatori elettronici 50.000 h, pari alla vita degli apparecchi illuminanti;
– flusso ottimale a 35°C
– efficienza elevata (fino a 104 lm/W);
– lunghezze inferiori di 50 mm (adattamento perfetto ai moduli di controsoffitto da 60 e 120 mm);
– maggiore durata (alimentazione elettronica e utilizzo delle nuove polveri fluorescenti).
L’estremo utilizzo della miniaturizzazione ha portato quindi alla nascita di un nuovo concetto di lampada fluorescente miniaturizzata di soli 7 mm di diametro, nate per sostituire le lampade ad incandescenza offrendo i vantaggi tipici delle fluorescenti quali:
– ridotta emissione di calore;
– elevata efficienza (fino a 50 lm/W).

A scarica
Anche in questo ambito l’innovazione si è fatta sentire in modo determinante:
– tecnologia UV-STOP per le lampade a Joduri metallici;
– lampade allo SODIO-XENO.
Queste lampade con alimentatore elettronico dedicato, consentono sia la variazione da 50 W a 80 W di potenza assorbita che la variazione fra 2600° K e 300° K della temperatura di colore.
L’assoluta assenza di mercurio rende inoltre queste lampade particolarmente facili da smaltire mentre l’alimentatore elettronico controllato da un microprocessore rende il loro funzionamento perfettamente stabile lungo tutto l’arco di vita.
Ultima innovazione in ordine di tempo nel comparto scarica è rappresentata dall’impiego di nuovi materiali ceramici utilizzati nella costruzione del tubo di scarica. I nuovi tubi di ceramica garantiscono infatti:
– efficienza luminosa incrementata di circa il 25% (fino a 92 lm/W) con conseguente riduzione dei costi di installazione;
– colorazione uniforme e resa cromatica stabile nel tempo;
– sostituibilità con le tradizionali lampade a Jouduri metallici (mono attacco e doppio attacco);
– tubo di scarica in quarzo UV-STOP.

Prive di elettrodi
La vera rivoluzione di questo decennio è però rappresentata da una nuova tecnologia per lampade fluorescenti. In queste lampade il flusso di elettroni non viene prodotto da due elettrodi ma indotto nel bulbo o tubo dal campo magnetico. Mancando gli elettrodi questa sorgente non contiene componenti che si consumano permettendo di raggiungere durate medie di 6 – 8 anni d’uso continuato, ore legate in realtà alla vita dell’alimentatore elettronico, con frequenze di funzionamento relativamente basse (ultima generazione 250 kHz). I principali punti di forza della nuova tecnologia sono:
– lunga durata (60.000 h);
– elevata efficienza (80 lm/W);
– flusso teorico qualsiasi (in funzione della lunghezza);
– dimmerabilità (graduale fino al 30%);
– ottima resa dei colori (Ra > 80);
– riaccensione a caldo, assenza di sfarfallio e di effetto stroboscopico.