Lavoro all’estero. Vorrei però capire com’è la normativa italiana.
Caso: team che lavora a un prototipo di vettura elettrica, questa vettura gira solo in pista e non andrà mai su strada…
Che qualifiche deve avere il team per poter lavorare sulla vettura?
È necessaria qualche certificazione sulla trasmissione elettrica affinché le persone possano lavorarci?
Cosa bisogna fare per poter avere la copertura assicurativa sulle persone che ci lavorano?
Carlo Miano
La vettura elettrica dovrà rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza indicati dalle Direttive europee e dalle pertinenti ed applicabili Norme EN per il settore elettrico e per il settore automotive. Tutti i componenti (elettrici e meccanici) utilizzati nella costruzione dell’autovettura dovranno possedere le adeguate certificazioni di prodotto.
Le prescrizioni per l’alimentazione (ricarica) dei veicoli elettrici sono indicate nella Sezione 722 della Norma CEI 64-8/7 V1.
È in corso di revisione il prontuario di sicurezza comunitario ECE-ONU 100 che determina le misure di protezione per gli automobilisti dalle parti in alta tensione installate sulle vetture elettriche, per quanto applicabile.
Al contesto considerato è da applicare il Capo III “Impianti ed apparecchiature elettriche” del D.Lgs. 81/08, dall’art. 80 all’art. 83. Dovrà pertanto essere esperita dal datore di lavoro l’analisi del rischio per i lavoratori esposti al rischio elettrico. Secondo le valutazioni di cui all’analisi il datore di lavoro adotterà le adeguate misure di prevenzione e protezione e doterà i lavoratori degli opportuni dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda i lavori elettrici e sotto tensione i riferimenti sono le Norme CEI 11-27 e CEI EN 50110-1. Da valutare quindi da parte del datore di lavoro, nel merito del contenuto delle mansioni dei singoli lavoratori, il rilascio della qualifica di PES (Persona esperta) o PAV (Persona avvertita) ai sensi della Norma CEI 11-27.
Per la copertura assicurativa del personale dipendente sono da applicare i criteri determinati da INAIL per il settore ATECO nel quale è classificata l’azienda. All’assicurazione contro gli infortuni obbligatoria dovrà affiancarsi una specifica polizza all-risk per i dipendenti.