In qualità di installatore, sono stato contattato da un committente privato per completare l’illuminazione esterna della sua abitazione. Diciamo che è stata prevista una tubazione perimetrale all’edificio con cavidotti in doppia parete e di un’adeguata sezione.
Dovrei infilare le linee dorsali delle varie accensioni fino al quadro generale (già predisposto) ed effettuare i le varie derivazioni per collegare i vari corpi illuminanti. Per rendere completo il lavoro bisognerà effettuare dei piccoli scavi per raggiungere il punto in cui si è deciso di installare il corpo illuminante.
Il proprietario comunque non vuole (vorrebbe) posizionare nuovi pozzetti. Considerando che ogni accensione alimenta una decina di faretti, posso realizzare delle connessioni utilizzando giunti ad isolamento in gel lasciandoli a vista sul terreno o nascosti tra il terriccio delle aiuole?
Il cavo che verrà utilizzato sarà di tipo FG16OR. Protetto con cavidotti a doppia parete. Inoltre, per illuminare l’ingresso, sia geometra che architetto vogliono far montare un faretto LED al di fuori della proprietà diretto verso il cancello dell’abitazione stessa. Il fatto è che insistono a voler posizionare questo faro su una “quercia”(albero protetto). Si può fare?
Emanuele Cimini
Per gli interventi prospettati deve essere redatto il progetto degli impianti elettrici di cui all’art. 5 del decreto 37/08 secondo i criteri e i limiti dimensionali indicati al comma 1 e al comma 2 del medesimo. Per l’illuminazione esterna devono essere rispettate le prescrizioni di cui alla normativa regionale antinquinamento luminoso (legge regionale) e le Norme UNI di riferimento. È possibile utilizzare i giunti a crimpare (o a vite) con isolamento in gel purché aventi grado di protezione non inferiore a IP68.
Non è possibile installare all’esterno della proprietà apparecchi di illuminazione collegati all’impianto elettrico della stessa, tantomeno su di un albero di altra proprietà o di proprietà pubblica.