Nel comparto operatorio a che serve l’interruttore abbinato ad ogni singola presa, sia a parete che nei testaletto, se è sempre ON? E quando automatico, non è selettivo con il generale a monte di tutte le prese?
Per. Ind. Enzo Alborghetti
L’articolo 710.55.3 raccomanda che le prese a spina nei locali di gruppo 2 destinati al trattamento dei pazienti (testa-letto), alimentati da sistema IT-M, siano disposti su due circuiti indipendenti protette individualmente o a gruppi (almeno due) contro le sovracorrenti.
Nel caso si utilizzi una protezione differenziale con corrente differenziale non superiore a 30 mA, si deve valutare il numero massimo di prese protette.
In realtà nel caso dei sistemi IT-M la disposizione di un interruttore differenziale, o meglio magnetotermico differenziale, per ogni presa o per ogni gruppo del medesimo testa letto consente di selezionare il guasto doppio a terra senza necessità di verifica l’impedenza d’anello di guasto.
Con riferimento alla selettività tra protezioni si rammenta che l’articolo 710.535.1 richiede di garantire la selettività tra dispositivi di protezione, per quanto possibile. E’ abbastanza semplice garantire la selettività per la protezione da sovraccarico lo è molto meno per il corto circuito, soprattutto in presenza di un trasformatore di potenza ridotta.
In ogni caso per la selettività da corto circuito bisogna necessariamente affidarsi alle tabelle dei manuali del costruttore e, quindi, installare interruttori della medesima casa costruttrice. Infine il fatto che l’interruttore sia sempre in posizione di ON è poco significativo rispetto alla funzione che devono svolgere.
Ha risposto per NT24:
Prof. Giuseppe Cafaro