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In uno stabilimento chimico con prese elettriche ad uso industriale trifase, esse devono essere singolarmente protette da interruttore magnetotermico differenziale con corrente di intervento 0,03 A? Se il blocco prese a monte fosse protetto da un interruttore magnetotermico differenziale con un sensibilità più elevata di 0,03 A, possono non essere protette singolarmente con interruttore differenziale ma solo da sovraccarico e cortocircuito con un magnetotermico?
Esiste una limitazione di corrente (ad es.32A/presa) per la quale sulle prese non vi sia l’obbligo di differenziale?
Potreste darmi qualche appiglio normativo sull’argomento e/o fornirmi qualche esempio?

anonimo

Non sempre è obbligatorio l’uso di differenziali, tanto meno da 0,03 A su ogni singola presa. I differenziali da 30mA diventano obbligatori quando è richiesta la protezione addizionale contro i contatti diretti:

412.5 Protezione addizionale mediante interruttori differenziali
412.5.1 L’uso di interruttori differenziali, con corrente differenziale nominale d’intervento non superiore a 30 mA, è riconosciuto come protezione addizionale contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione o di incuria da parte degli utilizzatori.
412.5.2 L’uso di tali dispositivi non è riconosciuto quale unico mezzo di protezione contro i contatti diretti e non dispensa dall’applicazione di una delle misure di protezione specificate da 412.1 a 412.4.

Commento
412.5.2 L’uso di interruttori differenziali con corrente differenziale di intervento non superiore a 30 mA, pur permettendo di eliminare gran parte dei rischi dovuti ai contatti diretti, non è riconosciuto quale misura di protezione completa contro questi contatti, anche perché non permette di evitare gli infortuni, d’altronde molto rari, provocati dal contatto simultaneo con due parti attive del circuito protetto che si trovino a potenziali differenti.
Si deve notare che l’uso di questi interruttori differenziali permette di ottenere la protezione contro i contatti indiretti in condizioni di messa a terra molto mediocri (vedi il Commento al paragrafo 531.2.1.5) ed assicura anche, quando richiesta, una migliore protezione contro gli incendi, con la rivelazione di eventuali difetti di isolamento che diano luogo a piccole correnti verso terra.

412.5.3 La protezione addizionale mediante l’uso di dispositivi di protezione con corrente differenziale nominale d’intervento non superiore a 30 mA è richiesta:
a) nei locali ad uso abitativo per i circuiti che alimentano le prese a spina con corrente nominale non superiore a 20 A; e b) per i circuiti che alimentano le prese a spina con una corrente nominale non superiore a 32 A destinate ad alimentare apparecchi utilizzatori mobili usati all’esterno.

NOTA Una esenzione può essere fatta per specifiche prese a spina previste per la connessione a particolari componenti elettrici.