Devo fare una illuminazione di 9 pali alti 6 MT cadauno per un campo di calcetto. Posso utilizzare un Fg16or16 per alimentare i pali passando da uno all’altro e poi fare la giunzione nella conchiglia del palo per alimentare il faro di ciascun palo? Poi per la messa a terra del palo che sezione si deve usare? Va bene fare lo stacco con il 6 mm per ogni palo e attaccarlo a un cavo di 10 mm che attraversa tutti i pozzetti ai piedi dei pali fino ad arrivare alla palina/e? Quali sono le normative di riferimento? Grazie
Riccardo Bellandi
Al netto delle prescrizioni di cui al DM 37/08 nel merito della eventuale progettazione degli impianti elettrici in quanto impianti di pertinenza di un edificio (cfr. Art. 1. Comma 1 Ambito di applicazione: Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze.) e degli obblighi di progettazione illuminotecnica per il rispetto delle norme nazionali e regionali antinquinamento e delle normative sportive, quanto descritto è compito del progettista degli impianti secondo le procedure indicate dal DM 37/08. Nulla osta all’utilizzo del cavo FG16OR16 in tubazione interrata, mentre solitamente non è previsto (e tecnicamente non possibile) l’entra/esci dei conduttori dalla singola morsettiera posta nella “conchiglia” del palo, questo anche per le maggiori sezioni dei conduttori utilizzate per ridurre la caduta di tensione in rapporto alla effettiva corrente di impiego degli apparecchi di illuminazione posti sul singolo palo.
Per la realizzazione del dispersore possono essere utilizzati i ferri di armature dei plinti di fondazione dei singoli pali tra loro collegati a mezzo di conduttore in acciaio zincato rispettando le dimensioni minime degli elementi del dispersore indicati nella Tabella 54.1 della Norma CEI 64-8/5.
Le sezioni minime dei conduttori di terra devono rispettare i valori indicati all’art. 542.3 (Tabella 54 A) della norma CEI 64-8/5
Le sezioni minime dei conduttori di protezione devono rispettare i valori minimi prescritti dall’art. 543 o calcolati secondo la formula dell’art. 543.1.1 della medesima norma.