Mi trovo a procedere ad un adeguamento degli impianti elettrici in un fabbricato industriale nel quale alcuni anni fa è stato fatto un retrofit dei corpi illuminanti sostituendo i tubi fluorescenti con tubi led. Dai corpi illuminanti sono stati tolti gli starter e scollegati (o tolti a seconda dei casi ) i reattori. A questo punto i corpi illuminanti sono ancora a norma ?
Andrea Spanevello
La sostituzione delle sorgenti luminose e dei relativi alimentatori in apparecchi di illuminazione preesistenti configura nella maggior parte dei casi la vera e propria realizzazione di un nuovo apparecchio di illuminazione, e la conseguente “messa in commercio” di un nuovo apparecchi di illuminazione ai sensi della Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CEE sostituita con la 2014/35/UE (D.Lgs. 19 maggio 2016, n. 86) e della altre Direttive applicabile (EMC, etc). Nel caso prospettato erano necessarie diverse fasi di progettazione degli interventi: valutazione del rischio elettrico, valutazione delle prestazioni illuminotecniche ante e post-opera (vedasi UNI 12464-1), analisi del rischio specifica per il tipo di intervento, emissione per gli apparecchi di illuminazione modificati di una nuova “Dichiarazione di conformità CE” corredata dalle relative prove di tipo degli apparecchi installati e del relativo fascicolo tecnico. Per quest’ultima condizione si deve fare riferimento alla “DECISIONE N° 768/2008/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 luglio 2008 relativa a un quadro comune per la commercializzazione dei prodotti e che abroga la decisione 93/465/CEE”.
Nel caso di installazione di “tubi LED” negli apparecchi di illuminazione esistenti la conformità dell’operazione è resa possibile dall’applicazione della Norma d prodotto CEI EN 62776 – 08/2015 “Lampade a LED a doppio attacco per la sostituzione di lampade fluorescenti lineari – Specifiche di sicurezza”. Detta Norma specifica le caratteristiche e le funzioni di due tipi di lampade LED (tubi LED) previsti per la sostituzione delle lampade fluorescenti lineari.