Uno degli obiettivi primari che hanno trainato lo sviluppo e la realizzazione della pulsantiera modulare Ultra è stato quello di facilitare e velocizzare il lavoro dei professionisti, rendendo l’installazione sempre più semplice e rapida. Come? Attraverso l’innovativo sistema di aggancio-sgancio dei moduli, studiato per favorire una composizione ad incastro che permette di ridurre al minimo i tempi di montaggio e l’uso del cacciavite. Ed è proprio quest’invenzione che ha permesso a Comelit di firmare un nuovo brevetto: “In un mercato così dinamico e competitivo – spiega Giovanni Stabilini, progettista meccanico in Comelit – è fondamentale creare un prodotto che unisca ad affidabilità e bellezza anche la facilità di installazione e manutenzione. Per questo abbiamo pensato ad un sistema che permetta di intervenire rapidamente sulla pulsantiera con un semplice cacciavite. Da qui nasce l’idea del nuovo sistema di aggancio-sgancio di Ultra, frutto di un importante lavoro di squadra che ha coinvolto molte funzioni aziendali, con l’obiettivo finale di essere sempre al fianco dei nostri clienti per semplificare il più possibile il loro lavoro”
Un brevetto che si estende anche alla tastiera, nello specifico al funzionamento dei pulsanti, come spiega Danilo Pellegrini, che in Comelit si occupa di progettazione meccanica di prodotto: “Rispetto alla concorrenza, che spesso utilizza pulsanti basculanti incernierati su un lato che assicurano il funzionamento del pulsante solo facendo pressione su una parte di superficie, noi abbiamo lavorato su pulsanti assiali, ovvero in grado di funzionare a prescindere dal punto di pressione: dovunque si schiaccia, insomma, il pulsante risponde sempre con puntualità, e anche quest’innovazione è parte del brevetto ottenuto per il sistema di aggancio e sgancio dei moduli“.
“La vera sfida è stata quella di realizzare un prodotto funzionale, che al contempo mantenesse tutta la sua resistenza all’usura e alle intemperie – precisa Guido Gatti, Responsabile R&D dello sviluppo meccanico ed industrializzazione di prodotto -: oggi possiamo affermare che ci siamo riusciti. Le prove a cui sottoponiamo i nostri prodotti infatti sono molto stressanti, lasciandoli anche per ore in balia di getti d’acqua che arrivano da diverse direzioni. Spesso ci dicono che siamo matti a spingere i test così al limite, ma per noi è importante creare qualcosa di valore assoluto”. Ma non basta: “Abbiamo depositato anche un altro brevetto (patent pending) legato alla comunicazione tra i moduli di Ultra – continua Gatti – e grazie al duro lavoro in collaborazione con i nostri colleghi Alessio Zanni (sviluppo firmware) e Massimiliano Zucchelli (responsabile tecnologico sviluppo firmware) abbiamo buone possibilità di schierare anche un terzo elemento innovativo con Ultra: un prodotto che va davvero ‘oltre’”.
Una capacità di anticipare i tempi che in Comelit fa rima con “normalità”, perché qui l’innovazione è da sempre all’ordine del giorno: “Abbiamo iniziato a lavorare al fianco di Comelit dal 2015 – spiega Silvia Mati, consulente italiano ed europeo dell’agenzia Thinx di Milano per la tutela della proprietà intellettuale e industriale –: si erano presentati per farci valutare un nuovo prodotto e in un attimo, parlando con gli inventori, sono emersi tantissimi aspetti innovativi, tanto da permetterci di presentare ben due domande di brevetto per un singolo prodotto. Da quel momento – continua – si è avviata una collaborazione molto proficua, che ha portato Comelit a sviluppare una sempre maggior consapevolezza tra i suoi dipendenti, soprattutto nella Ricerca e Sviluppo, riguardo l’importanza non soltanto di creare qualcosa di nuovo, ma anche di tutelare e proteggere quelle innovazioni che rappresentano il valore aggiunto di tutto il gruppo”.