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Le Norme CEI non impongono il pavimento antistatico nelle sale operatorie, prima richiesto dalla CEI 64-4, ora assente nella 64-8/7 perché gli anestetici infiammabili sono in disuso. Le cariche elettrostatiche che possono crearsi nelle sale operatorie sono ancora considerate un rischio per gli operatori e per i pazienti perché un chirurgo che venga interessato da una scarica può avere movimenti inconsulti che nell’uso di strumenti chirurgici sul paziente potrebbero provocare dei danni allo stesso?
Inoltre, le apparecchiature vitali che si usano nella sala potrebbero essere danneggiate, vista la grande presenza di componenti elettronici nelle stesse e costituire un rischio per il paziente?
Se per ridurre questo rischio devo adottare un pavimento che consenta l’eliminazione delle cariche elettrostatiche, deve essere Antistatico o Conduttivo?

Michele Cicilloni

La prescrizione riguardante il pavimento antistatico nelle sale operatorie scompare con l’introduzione della V edizione della Norma CEI 64-8 circa quindici anni fa (come giustamente ricordato i gas utilizzati non sono più pericolosi in tal senso).
Se, in accordo con Direzione Sanitaria, e in casi assolutamente particolari (pavimenti molto, ma molto, isolanti, ad esempio) si ritiene sensato considerare tale rischio, dovranno essere progettati adeguati provvedimenti in accordo con il progettista degli impianti.
Si sottolinea che il guasto dell’apparecchiatura elettromedicale non è contemplato nella sezione 710 e non esistono norme impiantistiche che prevedano prescrizioni in proposito. La protezione da questi danneggiamenti, così come la limitazione del rischio in caso di movimento inconsulto dell’operatore, deve essere eventualmente prevista dalle norme di prodotto.