Durante il recente incontro tecnico NT24 sui locali medici è stato detto da uno dei relatori che, ad esempio in un ospedale, le verifiche periodiche manutentive possono essere differenziate come periodicità in relazione al tipo di ambiente. Mi chiedevo se tale ragionamento possa essere esteso anche alle verifiche ispettive.
Fino a qualche tempo fa (pre-riforma sanitaria, quando le ASL gestivano anche una parte “sanitaria”) ci costringevano a richiedere verifica ispettiva ogni due anni in edifici che contenevano un solo locale medico (tipicamente l’ambulatorio ostetrico ginecologico del consultorio familiare) su migliaia di metri quadri di uffici.
Il ragionamento portato era che la presenza di un solo locale medico classificava l’intera struttura e la periodicità doveva essere biennale su tutto. Sarebbe interessante poter differenziare, anche se vedo complicata la gestione di scadenze diverse sulla stessa matricola.
Davide Balzanelli
Il concetto espresso al convegno riguardava le verifiche di manutenzione, ovvero prevedere le verifiche periodiche ai sensi della sez. 710 della norma CEI 64-8, con le periodicità previste dalla stessa sezione, solo per gli ambienti medici classificati, mentre per il resto definire una periodicità svincolata dalla sez. 710.
Per la verifica periodica ai sensi del DPR 462/01 si deve considerare la destinazione prevalente per l’intero complesso.
Si può, ad esempio, prevedere la verifica biennale per il solo locale medico e la verifica quinquennale per il resto, pur facendo riferimento alla stessa matricola.
Dipende da una valutazione complessiva dei rischi correlati e da una valutazione tecnico/economica.