Impianto antintrusione con sensori wireless e centrale, marcata CE, alimentata a 220 V da presa a muro con spina. Essendo l’alimentazione a spina non dovrebbe rientrare nell’obbligo della dichiarazione. Si chiede se dal punto di vista funzionale e quindi dichiarando l’installazione a norme CEI debba comunque sussistere l’obbligo della dichiarazione di conformità.
Alberto Galavotti
Il decreto 37/08 all’articolo 10, comma 2 indica che sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto le installazioni per apparecchi per usi domestici, fermo restando l’obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità.
L’impianto elettrico, quindi, è vero che termina alla presa a spina, come indicato nell’articolo 2 comma 1, lettera e del medesimo decreto, tuttavia tale definizione serve a chiarire che un generico elettrodomestico non fa parte dell’impianto. La cosa non può essere estesa agli altri impianti. Se così fosse, per assurdo, se invece del quadro dell’appartamento installassi un quadro prese, tutta la parte di impianto collegata a tali prese non avrebbe bisogno di dichiarazione (sigh!).
Per tale motivo occorre rilasciare la dichiarazione di conformità per l’impianto antintrusione, nonostante la centrale sia collegata tramite presa a spina, infatti la centrale d’allarme non è un elettrodomestico, bensì un componente essenziale di un impianto.
Trattandosi di impianto di antintrusione, ricordo inoltre che la norma CEI 79-3 “Sistemi di allarme – Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione” all’articolo 9.8 specifica chiaramente che deve essere fornita al cliente la dichiarazione di conformità. In mancanza di tale dichiarazione, quindi, l’impianto antintrusione non sarebbe neppure “a norma“.
Ha risposto per NT24:
Alessio Piamonti