Individuazione delle dichiarazioni, attestazioni, asseverazioni, nonche’ degli elaborati tecnici da presentare a corredo della segnalazione certificata di inizio attivita’ per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. (17A08289) (GU Serie Generale n.290 del 13-12-2017)
IL DIRETTORE GENERALE
per lo sviluppo del territorio, la programmazione
ed i progetti internazionali
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
di concerto con
IL DIRETTORE GENERALE
per il clima e l'energia
del Ministero dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare
Visto il «Pacchetto Clima ed Energia» (c.d. Strategia 20-20-20) del
Consiglio europeo del dicembre 2008, che impegna i Paesi firmatari,
entro il 2020, a ridurre i gas serra del 20% rispetto alla soglia del
2005, a ridurre i consumi finali di energia del 20%, e ad aumentare
al 20% la quota europea di consumi da fonti rinnovabili;
Vista la decisione 406/2009/CE del 23 aprile 2009 (c.d. Decisione
Effort Sharing), che, nel ripartire tra gli Stati membri lo sforzo di
riduzione delle emissioni europee dei gas serra nei settori non
coperti dal sistema di scambio di quote di emissione (EU ETS), in
attuazione del Pacchetto clima ed energia, ha attribuito all'Italia
l'impegno di ridurre entro il 2020 le emissioni di gas serra nel
settore dei trasporti del 13% rispetto ai livelli del 2005;
Vista la direttiva 2009/28/CE del 23 aprile 2009 del Parlamento
europeo e del Consiglio «sulla promozione dell'uso dell'energia da
fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle
direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE», che include l'utilizzo nei
trasporti di energia proveniente da fonti rinnovabili tra gli
strumenti piu' efficaci con cui la Comunita' puo' ridurre la sua
dipendenza dalle importazioni di petrolio nel settore;
Vista la direttiva 2009/33/CE del 23 aprile 2009 del Parlamento
europeo e del Consiglio relativa alla promozione di veicoli puliti e
a basso consumo energetico nel trasporto stradale, che mira a ridurre
le emissioni di gas a effetto serra e a migliorare la qualita'
dell'aria, in particolare nelle citta', imponendo alle
amministrazioni aggiudicatrici, agli enti aggiudicatori e a taluni
operatori di tener conto dell'impatto energetico dei veicoli al
momento del loro acquisto;
Visto il regolamento (CE) n. 443/2009 del 23 aprile 2009 del
Parlamento europeo e del Consiglio che definisce i livelli di
prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove
nell'ambito dell'approccio comunitario integrato finalizzato a
ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri, fissando tra
l'altro, a partire dal 2020, un obiettivo di 95 g CO2/Km come livello
medio di emissioni per il nuovo parco auto;
Vista la comunicazione della Commissione europea COM (2010) 2020
del 3 marzo 2010, «Europa 2020 - Una strategia per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva», che, relativamente
all'obiettivo di favorire la transizione verso un'economia efficiente
sotto il profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio,
individua tra le misure per la modernizzazione e decarbonizzazione
del settore dei trasporti anche la realizzazione di «infrastrutture
grid» di mobilita' elettrica e la promozione di veicoli verdi,
incentivando la ricerca, definendo standard comuni e sviluppando
l'infrastruttura necessaria;
Vista la comunicazione della Commissione europea COM (2010) 186 del
28 aprile 2010 al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato
economico e sociale europeo «Una strategia europea per i veicoli
puliti ed efficienti sul piano energetico», tesa a contribuire, nel
lungo termine, al processo di «decarbonizzazione» del settore dei
trasporti e nella quale la Commissione propone, tra l'altro, una
serie di azioni specifiche per favorire lo sviluppo della mobilita'
elettrica;
Visto Il Libro bianco COM(2011)144 «Tabella di marcia verso uno
spazio unico europeo dei trasporti - Per una politica dei trasporti
competitiva e sostenibile» adottato dalla Commissione europea il 28
marzo 2011, che individua dieci obiettivi prioritari per superare la
dipendenza dal petrolio nel settore trasporti e conseguire al 2050
una riduzione delle emissioni di gas serra nel settore trasporti del
60% rispetto ai livelli del 1990, e a tal fine, in particolare,
prevede di «conseguire nelle principali citta' sistemi di logistica
urbana a zero emissioni CO2 entro il 2030», impegna la Commissione ad
elaborare una strategia sostenibile per i combustibili alternativi e
la relativa infrastruttura, prevede lo sviluppo e la diffusione di
eco-tecnologie e l'incentivazione dell'uso di mezzi «puliti»;
Vista la comunicazione della Commissione europea COM (2012) 636
dell'8 novembre 2012 dal titolo «Cars 2020: piano d'azione per
un'industria automobilistica competitiva e sostenibile in Europa»,
che ha fatto proprie le principali raccomandazioni del «gruppo di
alto livello CARS 21» ed ha presentato un piano d'azione basato su
queste ultime;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012 n. 5, convertito in legge 4
aprile 2012, n. 35, recante «disposizioni urgenti in materia di
semplificazione e sviluppo» e, in particolare, l'art. 23, comma
2-bis, che, al fine di semplificare e accelerare la realizzazione di
reti infrastrutturali di ricarica dei veicoli alimentati ad energia
elettrica, assoggetta la realizzazione di dette infrastrutture a
segnalazione certificata di inizio attivita' di cui all'art. 19,
della legge 7 agosto 1990, n. 241;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con
modificazioni nella legge 7 agosto 2012, n. 134, recante «misure
urgenti per la crescita del Paese», che al Capo IV bis prevede misure
per favorire lo sviluppo della mobilita' mediante veicoli a basse
emissioni complessive, e in particolare l'art. 17-septies che, al
fine di garantire in tutto il territorio nazionale livelli minimi
uniformi di accessibilita' al servizio di ricarica dei veicoli
alimentati ad energia elettrica, disciplina la procedura di
approvazione e i contenuti del Piano nazionale infrastrutturale per
la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli
alimentati ad energia elettrica (di seguito PNire);
Considerato che ai sensi del citato art. 17-septies, comma 4, il
PNire deve definire anche le linee guida per garantire lo sviluppo
unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia
elettrica nel territorio nazionale, sulla base di criteri oggettivi
che tengono conto dell'effettivo fabbisogno presente nelle diverse
realta' territoriali, valutato sulla base dei concorrenti profili
della congestione di traffico veicolare privato, della criticita'
dell'inquinamento atmosferico e dello sviluppo della rete urbana ed
extraurbana e di quella autostradale;
Vista la comunicazione della Commissione europea COM (2013) 17 del
24 gennaio 2013 su una strategia europea per i combustibili
alternativi che esamina le principali opzioni disponibili per
sostituire il petrolio, contribuendo al contempo a ridurre le
emissioni di gas serra nel settore dei trasporti, e propone un elenco
organico di misure indicando, in particolare, anche l'elettricita'
tra le principali opzioni energetiche in materia di combustibili
alternativi al petrolio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 2
dicembre 2014, che ha approvato il PNire;
Vista la direttiva europea 2014/94/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 22 ottobre 2014 sulla realizzazione di
un'infrastruttura per i combustibili alternativi, e in particolare
l'art. 3, comma 1, che obbliga ciascuno Stato membro ad adottare un
quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei
combustibili alternativi nel settore dei trasporti, e per la
realizzazione delle relative infrastrutture;
Viste le conclusioni del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre
2014, di approvazione del nuovo pacchetto clima-energia, che
impegnano gli Stati membri a conseguire entro il 2030 un obiettivo di
riduzione delle emissioni di CO2 a livello Europeo del 40% rispetto
alle emissioni del 1990;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18
aprile 2016 (Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 151 del 30 giugno
2016) con il quale e' stato approvato l'aggiornamento del PNire;
Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al
Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato
delle regioni del 20 luglio 2016 sulla «strategia europea per una
mobilita' a basse emissioni» che ha individuato nell'ottimizzazione e
nel miglioramento dell'efficienza, e nel maggiore impiego delle
energie alternative a basse emissioni nel settore dei trasporti, le
principali misure per conseguire gli obiettivi comunitari di
riduzione delle emissioni di gas serra e degli inquinanti atmosferici
al 2030 e al 2050;
Visto il decreto legislativo n. 257 del 16 dicembre 2016, di
recepimento della direttiva 94/2014/UE, e in particolare l'art. 3 e
l'allegato III, che individuano e approvano i contenuti del Quadro
strategico nazionale di cui il PNIre costituisce una sottosezione
della sezione a) relativa alla fornitura di elettricita' per il
trasporto;
Visto l'art. 15, comma 4, del decreto legislativo n. 257 del 2016,
che, al fine di semplificare e agevolare le procedure autorizzative
per la realizzazione di punti di ricarica, ha inserito all'art. 23
del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla legge 4
aprile 2012, n. 35, il comma 2-ter ai sensi del quale con decreto del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
sono individuate le dichiarazioni, attestazioni, asseverazioni,
nonche' gli elaborati tecnici da presentare a corredo della
segnalazione certificata di inizio attivita' per la realizzazione
delle predette infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici;
Decretano:
Art. 1
Oggetto e campo di applicazione
1. Il presente decreto individua le dichiarazioni, le attestazioni,
le asseverazioni, e gli elaborati tecnici da presentare a corredo
della segnalazione certificata di inizio attivita' per la
realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici,
ai sensi dell'art. 23, commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 9
febbraio 2012, n. 5, convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
2. Ai fini del presente decreto si intende per:
a) «infrastruttura di ricarica per veicoli alimentati ad energia
elettrica»: un'infrastruttura elettrica, incluso il punto di
ricarica, che per la sua realizzazione richiede una nuova connessione
alla rete di distribuzione elettrica o una modifica della connessione
esistente;
b) «punto di ricarica»: un punto di ricarica come definito
all'art. 2, comma 1, lettere c), d), e), g) e h), del decreto
legislativo 16 dicembre 2016 n. 257;
3. La realizzazione di punti di ricarica in immobili e aree private
anche aperte ad uso pubblico resta attivita' libera non soggetta ad
autorizzazione ne' a segnalazione certificata di inizio di attivita'
se sono rispettati i seguenti requisiti e condizioni:
a) il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla
rete di distribuzione elettrica ne' una modifica della connessione
esistente;
b) il punto di ricarica e' conforme ai vigenti standard tecnici e
di sicurezza;
c) l'installazione del punto di ricarica e' effettuata da un
soggetto abilitato e nel rispetto delle norme di sicurezza
elettriche;
d) l'installatore deve rilasciare un certificato di conformita'
dell'impianto e del suo funzionamento alle norme di sicurezza
elettrica.
Art. 2
Documentazione da presentare a corredo della segnalazione certificata
di inizio attivita'
1. La documentazione e gli elaborati tecnici da presentare a
corredo della segnalazione certificata di inizio attivita' per la
realizzazione delle infrastrutture di ricarica di cui all'art. 1,
comma 2, lettera a), sono individuati nell'Allegato 1.
Art. 3
Disposizioni transitorie e finali
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, anche nelle more dell'adeguamento delle procedure
autorizzative alle disposizioni in esso contenute, i competenti Enti
territoriali non possono richiedere documentazione diversa o
ulteriore rispetto a quella prevista dagli articoli 1 e 2.
2. Qualora l'infrastruttura di ricarica per veicoli alimentati ad
energia elettrica ricada in aree sottoposte a vincoli, dovra' essere
prodotta la documentazione richiesta dalla normativa nazionale,
regionale e/o locale speciale vigente.
3. Sono fatte salve le procedure di richiesta di autorizzazione
gia' avviate al momento dell'entrata in vigore del presente decreto.
Art. 4
Entrata in vigore
1. Il presente decreto e' sottoposto al visto degli organi
competenti, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana ed entra in vigore il giorno della pubblicazione sul sito
istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Roma, 3 agosto 2017
Il direttore generale
per lo sviluppo del territorio, la programmazione
ed i progetti internazionali
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Migliaccio
Il direttore generale
per il clima e l'energia
del Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare
Pernice
Registrato alla Corte dei conti il 25 settembre 2017, n. 1-3894
(Allegato 1 )
Allegato 1
Documenti e elaborati tecnici da presentare a corredo della
segnalazione certificata di inizio attivita' ai sensi dell'art. 23,
commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 9 febbraio 2012 n. 5,
convertito in legge 4 aprile 2012 n. 35
Alla segnalazione certificata di inizio attivita' devono essere
allegati i seguenti documenti:
1) documento di inquadramento del progetto: il documento di
inquadramento del progetto contiene:
a) la descrizione del progetto: progetto comunitario,
progetto nazionale, investimento privato, ecc.;
b) il numero delle infrastrutture di ricarica previste dal
progetto;
c) le motivazioni sottese alla scelta delle localizzazioni
proposte;
d) l'indicazione dei costi complessivi suddivisi per la parte
di investimento e per le parti di gestione e manutenzione successive;
e) l'indicazione del soggetto che provvedera' della gestione
e manutenzione delle infrastrutture di ricarica;
f) le modalita' e le attivita' di informazione e
comunicazione previste;
2) progetto tecnico: per ogni infrastruttura di ricarica deve
essere presentato un progetto tecnico, comprensivo di:
a) inquadramento territoriale ed estratti dei principali
strumenti urbanistici vigenti;
b) documentazione fotografica ante operam;
c) particolari costruttivi/installativi;
d) ante e post operam;
e) segnaletica orizzontale e verticale;
f) cronoprogramma inclusivo di indicazione dei tempi di fine
lavori, operativita' dell'infrastruttura di ricarica sia in termini
tecnici (funzionalita') che di regolamentazione dell'area che ospita
l'infrastruttura e lo/gli stalli di sosta riservati alla ricarica
cosi' come previsto dall'art. 17, comma 1 del decreto legislativo n.
257 del 16 dicembre 2016;
3) relazione sulle caratteristiche tecniche dell'infrastruttura
di ricarica: la relazione sulle caratteristiche tecniche
dell'infrastruttura di ricarica deve contenere almeno le dimensioni,
i colori, l'interfaccia con l'utente, gli standard delle prese di cui
allegato del decreto legislativo n. 257 del 16 dicembre 2016, le
modalita' di accesso e pagamento, eventuale upgradabilita' del
software del sistema di gestione, smaltimento delle apparecchiature a
fine vita.
I punti di ricarica realizzati in aree pubbliche o private aperte
ad uso pubblico devono assicurare l'interoperabilita' tra i sistemi
di ricarica;
4) copia della richiesta di connessione alla rete di
distribuzione elettrica o di modifica della connessione esistente, ai
sensi della regolazione dell'Autorita' per l'energia elettrica, il
gas e il sistema idrico (in particolare, allegato A alla
deliberazione 646/2015/R/eel e allegato C alla deliberazione
654/2015/R/eel).