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~DSto ristrutturando il mio appartamento “inglobando” in esso la loggia che prima era esterna, usufruendo del “Piano Casa”.
Per questo ampliamento ho avuto necessità di fare nuove tracce per l’impianto elettrico, facendo passare altri corrugati sotto il nuovo pavimento, aumentando prese, scatole per nuovi interruttori/deviatori e una nuova scatola di derivazione.
Per l’impianto termoidraulico ho spostato la manopola principale per la chiusura dell’impianto del gas dalla loggia all’esterno dell’appartamento (nel mio giardino) , poi ho spostato di circa 3 metri anche un termosifone allungandone i tubi e ne ho eliminato uno esistente.
In mio possesso ho tutte le originarie certificazioni degli impianti datate 15/12/2006 che mi hanno rilasciato quando sono diventato proprietario del mio appartamento (nuovi edifici, primo proprietario).
Qualche giorno fa ho chiesto alla “Direzione Lavori” se alla fine della ristrutturazione mi rilasciavano le certificazioni per la modifica degli impianti, ma mi ha risposto che per le modifiche in fase di ristrutturazione non c’è bisogno di nessun certificato.
Io sono rimasto con il dubbio, e allora mi rivolgo a Voi chiedendovi come veramente stanno le cose. E se io avessi il diritto di richiederle, ma loro insistono nel dirmi che non hanno nessun obbligo come devo comportarmi?

Roberto Cursi

~RIn caso di ampliamento l’impresa installatrice deve redigere progetto (se l’impianto supera i limiti dimensionali dell’articolo 5 comma 2 del decreto 37/08 il progetto deve essere redatto da professionista iscritto ad ordine o albo)  e rilasciare a fine lavori la dichiarazione di conformità.

1. Per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), e’ redatto un progetto.