Il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha raggiunto, lo scorso 31 ottobre, il costo indicativo medio di 5,342 miliardi di euro. Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro. La variazione rispetto al mese precedente è principalmente imputabile:
– all’aggiornamento della producibilità degli impianti a bioenergie;
– alle consuete scadenze degli impianti a CV e CIP6;
– alle rinunce di impianti a progetto (a registro).
Non si riscontrano invece significative variazioni per quanto riguarda il prezzo dell’energia.
Il GSE ricorda che nel contatore rientrano gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive, gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio (FER non fotovoltaiche).
A partire dalla prossima pubblicazione, nel contatore si terrà conto anche degli esiti delle procedure di iscrizione ai contingenti del DM 23/6/2016.
Per maggiori informazioni è possibile consultare i documenti di dettaglio “Modalità di calcolo” e “Scenario Evolutivo” pubblicati sul sito www.gse.it. Quest’ultimo in particolare descrive l’evoluzione futura del costo indicativo a partire dal quale viene calcolato il costo indicativo medio.