Ho richiesto al mio elettricista di mettere a norma un mio locale commerciale di circa 26 m² per il rilascio del certificatodo di conformità secondo le ultime normative CEI 64-8. Ha installato un magnetermico da 6 kA a pochi centimetri dal contatore da 3 kW esterno al locale, mentre nel quadro all’interno del locale ha installato a monte della linea montante un magnetotermico da 4,5 kA. Vi chiedo se la normativa richiede che entrambi i magnetotermici siano da 6 kA
Biagio Plasmati via form
La Norma CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” riporta al Cap. 5.1.3 i valori della corrente di corto circuito massima convenzionale per i diversi tipo di fornitura.
Per le forntiture monofasi, come nel caso prospettato, il valore della corrente di corto circuito è pari a 6 kA.
Nel paragrafo. 434.3 della Norma CEI 64-8/3 “Caratteristiche dei dispositivi di protezione contro i corto circuiti” all’art. 434.3.1 si prescrive che il potere di interruzione non deve essere inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione.
Pertanto quanto installato a valle della fornitura è conforme sia alla regola tecnica che alla Norma CEI. La normativa non prescrive che entrambi i magnetotermici abbiano il medesimo potere di interruzione.
Ipotizzando una conduttura, dalla fornitura al quadro del locale, avente una sezione di 6 mm² ed una lunghezza di 3 metri il valore della corrente di corto circuito nel quadro installato all’interno del locale sarà inferiore al potere di interruzione del dispositivo di protezione (circa 4,2 kA < 4,5 kA). Pertanto anche la seconda installazione è da considerarsi conforme nella condizione di cui sopra per valori di sezione inferiore o di lunghezza superiore.