Il codice IP (International Protection) identifica in modo univoco e codificato i gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche. La prima edizione della Norma CEI 70-1 risale al 1980, la seconda edizione ha introdotto un’ulteriore codifica (la lettera addizionale) per caratterizzare meglio la protezione contro i contatti diretti.
L’attuale edizione italiana della Norma CEI EN 60529 (IEC529 ex CEI 70-1) “Gradi di protezione degli involucri” è stata pubblicata nel giugno 1997 (fascicolo CEI 3227 C). Il documento stabilisce un sistema di classificazione dei gradi di protezione degli involucri per materiale elettrico, la cui tensione nominale non supera 72.5 kV.
La Norma permette di indicare, attraverso il codice IP (Degree of Protection), il livello di protezione degli involucri “elettrici”, contro l’accesso a parti attive e contro la penetrazione di corpi solidi estranei e dell’acqua, senza entrare nel merito della protezione contro i rischi d’esplosione o umidità, vapori corrosivi, muffe o insetti. Il grado di protezione IP dichiarato deve essere garantito nella “condizione ordinaria di servizio degli apparecchi”.
Qual è la novità?
Dal primo gennaio è in vigore la Variante V2 della Norma CEI EN 60529 (IEC529 ex CEI 70-1), pubblicata il primo dicembre 2014. La Variante ha modifica i seguenti paragrafi rispetto alla Norma base:
– par. 4.1 (struttura del codice IP);
– par. 4.2 (elementi della struttura del codice IP e loro significati);
– par. 4.3 (esempi di uso di lettere nel codice IP);
– art. 6 (gradi di protezione contro l’ingresso d’acqua indicati dalla seconda cifra caratteristica);
– art. 14 (prove per la protezione contro l’ingresso d’acqua indicata dalla seconda cifra caratteristica).
La novità da segnalare è il nuovo grado di protezione IP X9 “protezione contro getti d’acqua ad alta pressione e a temperatura elevata”. Per alta pressione la Norma intende 80-100 bar e per temperatura elevata 80°C + 5°C (condizioni di prova). Proprio come per i gradi di protezione IP X7 (immersione temporanea) e IP X8 (immersione continua), anche il grado di protezione IP X9 non comprende i precedenti.
Ovvero, un involucro IP X9 potrebbe non essere IP X6, ovvero protetto contro getti d’acqua ad alta pressione e a temperatura elevata, ma non protetto contro getti d’acqua potenti. Ecco l’attuale struttura del codice IP (tabelle 1,2,3 e 4).
Tabella 1 – Gradi di protezione degli involucri: prima cifra caratteristica.
Tabella 2 – Gradi di protezione degli involucri: seconda cifra caratteristica, con il nuovo grado IP X9 introdotto dalla Variante V2 alla Norma CEI 70-1.
Tabella 3 – Gradi di protezione degli involucri: lettera addizionale.
Tabella 4 – Gradi di protezione degli involucri: lettera supplementare.