Settecentomila giocattoli, 90mila catene luminose e 340mila pezzi tra petardi e fuochi d’artificio. Sono i dati dei sequestri effettuati dall’Ufficio Dogane nel 2013, a cui si aggiungono i 150mila giochi pericolosi sequestrati da gennaio a settembre 2014.
Numeri ancora più allarmanti arrivano dalla Guardia di Finanza: nel corso di quest’anno sono stati oltre 15 milioni i giocattoli messi al bando provenienti dalla Cina, ma non solo. Il pericolo arriva dalla stessa Italia e dai nostri “vicini” di casa europei: Francia, Slovenia e Belgio.
Nel nostro Paese la legislazione nazionale su questo tema si basa sulle linee guida fissate dalla Direttiva europea 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli (recepita in Italia dal decreto legislativo 54 dell’11 aprile 2011). Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia i giocattoli ritirati perché non conformi rappresentano il 28 per cento del totale dei prodotti pericolosi e le tipologie più frequenti di pericolo sono tre: il rischio di soffocamento e strangolamento, il rischio chimico e il rischio microbiologico.
Va da sé che l’attenzione debba farsi ancora più vigile nel periodo natalizio.
Proprio per questo motivo i due Enti normatori nazionali, UNI e CEI, diffondono un breve vademecum per tutti coloro che stanno acquistando giocattoli, decorazioni, addobbi natalizi luminosi e regali tecnologici, tutti prodotti per i quali è bene individuare e rispettare alcune regole che rendono più sicuri i nostri acquisti.
Giocattoli… occhio alle etichette
L’UNI, Ente italiano di normazione, pubblica e tiene costantemente aggiornate le norme della serie UNI EN 71, che stabiliscono i requisiti e i metodi di prova per garantire la sicurezza dei giocattoli destinati ai bambini fino ai 14 anni. L’aggiornamento delle norme segue di pari passo le innovazioni del mondo dei giocattoli derivanti dalla disponibilità di nuove tecnologie e dallo sviluppo di nuove creatività più adatte ai bambini di oggi. Quest’anno -ad esempio- è stata completamente rinnovata la parte 7 della norma UNI EN 71 sulle pitture a dita per adeguarla ai nuovi requisiti di sicurezza chimica previsti a livello europeo.
La serie di norme UNI EN 71 stabilisce, tra le altre cose, che i giocattoli vengano sottoposti a
prove per verificare che i materiali che li costituiscono non rilascino sostanze tossiche quali, per esempio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, piombo, mercurio e selenio.
Le prove consistono nel prelevare campioni di materiale e di rivestimento dai prodotti e sottoporli ad analisi di laboratorio che simulano le situazioni di prolungato contatto con la saliva.
I giocattoli non devono avere bordi taglienti, punte acuminate, parti libere che possano danneggiare o essere ingerite dai bambini. Infatti, tra i principali pericoli per i bambini vi è quello del soffocamento. Le norme UNI prevedono che eventuali piccole parti staccabili non possano essere accidentalmente ingerite dai bambini e vengono testate attraverso una sorta di “cilindro di prova” che simula le dimensioni della trachea dei bambini.
Un altro requisito che le norme valutano attentamente è quello dell’infiammabilità. Le norme UNI vietano l’uso di materiali fortemente infiammabili. Per garantire il necessario livello di sicurezza per gli oggetti rivestiti di pelo, capelli, nastri o fili che vengono a contatto diretto con la persona, vengono eseguiti test di velocità di propagazione della fiamma in funzione delle caratteristiche dei diversi prodotti. Per evitare che venga fatto un uso improprio da parte dei bambini di quei giocattoli che simulano strumenti di protezione come i caschi da moto, elmi dei vigili del fuoco ed elmetti da lavoro, deve essere chiaramente riportata (anche sull’imballaggio) l’avvertenza: “Attenzione! Questo è un giocattolo. Non fornisce protezione”.
Le nuove edizioni del 2014 hanno inoltre introdotto nuovi requisiti acustici per i giocattoli che emettono suoni la cui intensità non deve superare determinati limiti (espressi in decibel).
Da segnalare inoltre la nuovissima Parte 13 della UNI EN 71 che si applica ai giochi olfattivi da tavolo, ai kit cosmetici e ai giochi gustativi, nuove tipologie di giocattoli che si stanno rapidamente diffondendo sul mercato e che hanno molto successo tra i bambini in quanto permettono loro di sperimentare la manipolazione di diversi componenti e miscele.
Per la sicurezza dei giocattoli che hanno almeno una funzione che dipende dall’elettricità, ivi compresi i più moderni toys computer (giocattoli con fattezze di computer, ad esempio pc e tablet per bambini) e computer toys (dispositivi ludici che si collegano a un pc o a un apparecchio audio-video), ci sono le norme del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano: tra queste citiamo la CEI EN 62115 “Sicurezza dei giocattoli elettrici” e la CEI EN 50410 “Norme particolari per i robot decorativi”.
Per i trasformatori destinati al collegamento di questi giocattoli all’alimentazione elettrica esiste la norma CEI EN 61558-2-7 “Prescrizioni particolari e prove per trasformatori per giocattoli”, che stabilisce, ad esempio, indicazioni e prove per prevenire il pericolo derivante dal possibile surriscaldamento dei giocattoli e, soprattutto, scongiurare rischi di elettrocuzione.
In particolare, la norma riguarda la sicurezza elettrica, termica e meccanica dei trasformatori per giocattoli e delle unità di alimentazione che li incorporano. Si applica ai trasformatori fissi e
mobili, monofase, a raffreddamento ad aria (naturale o forzata) e alle unità di alimentazione che incorporano trasformatori per giocattoli aventi tensione primaria nominale non superiore a 250 V in corrente alternata, potenza nominale non superiore a 200 VA e corrente secondaria nominale non superiore a 10 A. La norma fornisce, ad esempio, indicazioni per garantire temperature ridotte alle parti accessibili ai bambini, prevenire il pericolo derivante dal loro possibile surriscaldamento e garantire una sufficiente tenuta meccanica dell’involucro. Definisce inoltre il posizionamento degli organi di manovra o regolazione da parte dei bambini durante il gioco.
Le norme UNI EN 71, CEI EN 62115, CEI EN 50410 e CEI EN 61558-2-7 definiscono una serie di principi generali di sicurezza che – in molti casi – possono essere facilmente verificati dagli adulti/genitori sia per controllare il grado di pericolosità dei giocattoli già presenti in casa sia, preventivamente, durante la fase di acquisto dei giocattoli stessi.
Ad esempio è importante controllare che:
• i giocattoli non abbiano spigoli vivi e bordi taglienti;
• le parti sporgenti che comportano rischi di perforazione siano protette;
• i meccanismi di apertura e chiusura abbiano dei dispositivi di bloccaggio automatico per evitare lo schiacciamento accidentale;
• le eventuali molle e gli altri meccanismi in movimento non siano accessibili alle dita;
• le cuciture e le parti applicabili siano resistenti agli strappi;
• i giocattoli da portare alla bocca e quelli con piccole parti che si possono staccare abbiano dimensioni tali da non poter essere ingeriti dal bambino;
• i giocattoli nei quali i bambini possono entrare (tende, casette, ecc.) abbiano fori di ventilazione e porte apribili con sforzo minimo.
Inoltre, prima di acquistare un giocattolo è indispensabile controllare che riporti la marcatura CE e il numero della norma europea di riferimento. Meglio ancora, nell’acquisto di un giocattolo, verificare che sia munito di un Marchio di certificazione rilasciato da Ente terzo a garanzia del superamento delle previste prove e della conformità alle suddette norme.
Un ulteriore prezioso aiuto – e garanzia di sicurezza – sono le avvertenze e le istruzioni per l’uso dei giocattoli (che devono essere confezionate insieme ad esso o stampate sulla confezione), oltre alle indicazioni per il montaggio e la manutenzione e gli avvertimenti sulla fascia di età dei bambini utilizzatori (obbligatorie se il gioco è destinato ai bambini di età inferiore ai 3 anni). Le avvertenze devono essere scritte nella lingua ufficiale del Paese di utilizzo, dovrebbero rimanere leggibili per tutta la durata di vita prevedibile del giocattolo e non riportare dati non pertinenti e/o non necessari che possano confondere il consumatore. Mai buttarle via insieme alla carta regalo!
Addobbi natalizi luminosi… in regola
Per prevenire incidenti domestici come incendi, cortocircuiti e scosse elettriche, è necessario acquistare prodotti sicuri e affidabili, nonché conformi alla normativa vigente.
Le catene luminose sono considerate, dal punto di vista normativo, apparecchi di illuminazione. La norma che dà presunzione di conformità ai fini della Direttiva Bassa Tensione è la CEI EN 60598-2-20 “Prescrizioni particolari per catene luminose” che specifica i requisiti per le catene luminose collegate in serie o in parallelo, o una loro combinazione in serie/parallelo, per uso interno o esterno, alimentate con tensione non superiore a 250 V. Tratta gli aspetti di sicurezza sia delle classiche catene luminose con lampade pisello o in miniatura, sia dei tubi luminosi. Purtroppo può accadere di trovare in commercio prodotti non conformi alle norme e/o con marcatura CE apposta in modo fraudolento.
Al momento dell’acquisto è quindi importante accertarsi che siano presenti almeno le seguenti informazioni:
• i dati identificativi del costruttore o del venditore responsabile;
• il simbolo per la classe di isolamento II o III;
• la tensione nominale della catena completa;
• il grado di protezione contro la penetrazione di polvere e di umidità oppure l’avvertenza che la catena è solo per uso interno;
• la tensione e la potenza delle lampade sostituibili (nel caso di lampade sostituibili, unitamente all’avvertenza di utilizzare solo lampade dello stesso tipo fornito con la catena luminosa – le catene luminose munite di lampade non sostituibili devono essere accompagnate da quest’informazione riportata sulla confezione).
Inoltre, le catene luminose devono essere accompagnate da avvertenze del seguente tipo:
• non rimuovere o inserire le lampade quando la catena è collegata all’alimentazione;
• per le lampade collegate in serie sostituire immediatamente le lampade guaste con lampade della stessa tensione e della stessa potenza per evitare un surriscaldamento (questa prescrizione non si applica alle catene sigillate);
• non collegare la catena all’alimentazione quando questa è ancora nella confezione, a meno che la confezione non sia prevista per esporre la catena,
• per le lampade collegate in serie, in cui vengono utilizzate lampade fusibile, non sostituire una lampada fusibile con una lampada diversa (non fusibile);
• assicurarsi che tutti i portalampade siano muniti di lampada.
Infine, si raccomanda di scegliere prodotti che, in aggiunta alla marcatura CE che indica la rispondenza ai requisiti essenziali di tutte le direttive comunitarie applicabili (Direttiva di Bassa Tensione 2006/95/CE e, se munite di dispositivi elettronici per giochi di luce, Direttiva di Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE), riportino anche uno dei marchi di certificazione di parte terza, come ad es. IMQ, che certifica che il prodotto, prima di essere venduto, sia stato sottoposto alle prove per verificarne la conformità alle norme in vigore, ad ulteriore garanzia che il prodotto acquistato sia sicuro.
Regali tecnologici… ma sicuri
Per gli apparecchi ricevitori e amplificatori per segnali sonori e TV, trasduttori di carico e di sorgente, alimentatori, strumenti musicali elettronici, apparecchi didattici, videoproiettori, monitor, videocamere, videogiochi, juke box, teletext, registratori e riproduttori di nastri e dischi ottici, flash elettronici si applica la norma CEI EN 60065 “Requisiti di sicurezza per apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari”. In essa vengono trattati gli aspetti della sicurezza elettrica degli apparecchi destinati ad usi domestici o che possono essere usati in ambienti interni, comunità e luoghi pubblici.
Per i terminali di telecomunicazioni e apparecchiature di rete, apparati collegati ad infrastrutture per sistemi di distribuzione TV via cavo, apparecchiature che usano la rete in c.a. come mezzo di trasmissione, personal computer, sia portatili che desktop e tutti gli apparati di elaborazione dati si applica la norma CEI EN 60950-1 “Requisiti generali di sicurezza delle apparecchiature per la tecnologia dell’informazione” .
Le norme si applicano al fine di impedire ferite o danni dovuti a rischi meccanici, incendio, scossa elettrica, temperatura eccessiva e radiazioni.
Se ne raccomanda, infine, l’utilizzo e l’allacciamento alla rete secondo le indicazioni fornite dalle istruzioni d’uso. Per tali apparecchi importante è anche la loro conformità ai requisiti della Direttiva di Compatibilità elettromagnetica e, se muniti di dispositivi in radiofrequenza, alla Direttiva 1999/5/CE (R&TTE) per apparecchiature radio e apparecchiature terminali di telecomunicazione.
Infine, attenzione alle pile (delle dimensioni e del voltaggio giusto) e alla loro verifica, sostituzione e ricarica periodica.
Non lasciare mai le pile in giro, a portata di manine curiose, smaltirle correttamente (negli appositi raccoglitori per es. fuori dai supermercati) e chiudere bene le viti degli sportelli che le contengono!
Tutti i giocattoli elettrici ed elettronici devono essere smaltiti correttamente a fine vita secondo le indicazioni della Direttiva RAEE 2012/19/UE, come specificato nelle etichette o nei fogli di istruzione d’uso e manutenzione.