L’Imu verrà cancellata e dal 2014 non sarà più come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Cancellata anche la Tares. Al loro posto, arriva la service tax che verrà ufficializzata nell’ambito della legge di stabilità e che, promette il premier Enrico Letta “non sarà un’Imu mascherata”.
La nuova tassa sarà divisa in due parti: la prima per coprire il costo della raccolta dei rifiuti (Tares) e la seconda per i servizi indivisibili pagata dagli occupanti dell’immobile.
Per quanto riguarda l’Imu 2013 invece viene cancellata la prima rata su prime case e terreni agricoli: “l’obiettivo è coprire, entro metà ottobre, anche la cancellazione della rata di dicembre per queste fattispecie”. Con la copertura il limite del 3% del deficit Pil, imposto dall’Europa, sarà per ora rispettato.
Tra le novità si registrano anche una riduzione della cedolare secca sugli affitti a canone concordato (che scende dal 19 al 15%) e l’esenzione per le case invendute.
Tutte queste novità potrebbero avere effetti sul settore impiantistico, ovviamente legato all’edilizia? E’ difficile da prevedere, ma indubbiamente alleggerire il peso fiscale della casa potrebbe avere ripercussioni positive sulle compravendite. Considerato che grazie alla detrazione IRPEF del 50% le ristrutturazioni degli impianti costano la metà, non è da escludere l’arrivo di un po’ di ossigeno per i settori tecnici, da diversi anni sotto pressione. Certo bisognerà attendere maggiori chiarimenti sulla service tax per capire se converrà ancora investire sui propri immobili.