“Il DL n.63/2013 purtroppo non è quello che ci aspettavamo e su cui avevamo lavorato per aiutare il Ministero dello Sviluppo Economico nel recepimento della Direttiva Europea“.
L’ipotesi era una Guida, un Testo Unico che comprendesse tutti gli aspetti legati all’efficienza energetica. Un decreto che non avesse rimandi o dovesse attendere ulteriori documenti legislativi per la sua applicazione. Il DL 63/2013 purtroppo invece rimanda a decreti attuativi che definiranno prescrizioni, limiti e metodi di applicazione. Il DPR 59/2009 quindi è ancora in vigore e tutti gli aspetti applicativi e pratici attualmente non cambiano.
Viste le definizioni nuove e i nuovi ambiti di intervento ci auspichiamo che i decreti attuativi escano in tempi brevi e siano i più possibile completi senza continui rimandi ad altri testi o norme tecniche specifiche.
Speriamo inoltre che i nuovi documenti legislativi trovino d’accordo le regioni e la conferenza unificata, di modo che i professionisti non debbano muoversi su più regolamenti regionali autonomi a volte molto diversi tra loro.
ANIT per aiutare i professionisti ha preparato un testo coordinato del DLgs 192 come modificato dal DL 63/2013 e ha predisposto una Guida per l’applicazione che verrà poi rivista con l’uscita dei decreti applicativi.
Per la proroga degli incentivi siamo soddisfatti solo in parte.
L’innalzamento dal 55 % al 65 % delle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica è per il nostro settore sicuramente un vantaggio, l’aspetto più positivo che vedo in tutta la manovra è il fatto che in questo modo vengono veramente distinti gli interventi per il risparmio energetico dagli altri interventi di sola ristrutturazione. L’importanza di incentivare il miglioramento delle prestazioni energetiche dei nostri edifici deve essere un punto fermo per la politica energetica del Paese e non solo un modo per fare riprendere l’economia.
Non siamo molto soddisfatti dalle tempistiche, sei mesi per i privati e 1 anno per i condomini, non cambiano la situazione dello scorso anno, per cui comunque interventi di una certa dimensione difficilmente si riusciranno a realizzare. Sicuramente la situazione attuale del Paese ha costretto il legislatore a porre dei limiti e andare con i piedi di piombo, resta comunque la necessità di avere qualcosa di più stabile.
Fonte: ANIT