Mentre mancano poco più 130 milioni di euro al limite fissato dal quinto conto energia, arrivano in redazione richieste di chiarimenti in merito alla possibilità di combinare gli incentivi del quinto conto energia alle detrazioni previste per le ristrutturazioni edilizie (50%), estese alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
La possibilità di accedere alle detrazioni è stata frenata dal comportamento incoerente tra diverse sedi dell’Agenzia delle Entrate. Alcune hanno da subito dato parere positivo, altre no.
Tramite l’ufficio stampa dell’Agenzia delle Entrate la risposta:
“La Risoluzione n. 207 del 2008 tratta il tema della ristrutturazione edilizia, fornendo i relativi riferimenti di legge:
il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2007 (il conto energia fotovoltaico, ndr) dispone che le tariffe incentivanti non sono applicabili all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per i quali sia stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale del 36% spettante per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio della legge 27 dicembre 2002”.
Quindi, a patto che si rinunci agli incentivi del conto energia, l’impianto fotovoltaico può usufruire delle detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizie (del 50% fino al 30 giugno).
L’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica, quindi, può rientrare nell’agevolazione, ma in questo caso l’elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il cosiddetto “Conto Energia”, previsto dal decreto Ministeriale 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia).
Tali impianti, infatti, non potevano beneficiare della detrazione del 55% sul risparmio energetico, in quanto l’articolo 1, comma 346, Legge 27 dicembre 2006, n. 296, incentiva l’installazione di “pannelli solari” esclusivamente “per la produzione di acqua calda”, non rientrando tra gli interventi di riqualificazione energetica.