I ricercatori negli ultimi anni stanno cercando metodi di produzione sempre più economici per la realizzazione di celle fotovoltaiche, per raggiungere quanto prima la grid parity. In questo caso, l’Istituto dei materiali per l’elettronica ed il magnetismo (Imem-Cnr) di Parma ha messo a punto un nuovo e interessante sistema.
Lo ha annunciato in una nota lo stesso Imem-Cnr, spiegando che si tratta di un processo di produzione di celle solari a film sottile a base di seleniuro di rame, indio e gallio, che funziona a bassa temperatura e consente di utilizzare un’ampia gamma di substrati integrabili negli edifici.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Applied Physics Letters, ha avuto il supporto del ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del programma Industria 2015.
Il materiale policristallino, noto con la sigla Cigs, ‘‘e’ ideale per le applicazioni fotovoltaiche – spiega Massimo Mazzer dell’Imem-Cnr – perche’ assorbe la luce in modo molto efficiente”, ma finora era molto complesso da produrre e per questo ha stentato a decollare. Con questo nuovo processo che consente di depositare film sottili con unico passaggio a temperature di circa 270 gradi, molto piu’ basse di quelle richieste finora, aggiunge Mazzer, e’ invece possibile produrre celle solari ”su un’ampia gamma di substrati, tra cui nastri metallici o materiali plastici flessibili, realizzando per esempio prodotti fotovoltaici da integrare nell’edilizia, dove si consumano i due terzi di tutta l’energia elettrica distribuita in rete”.
In termini di efficienza, conclude Mazzer, ‘‘il 15% di prodotto ottenuto col nuovo processo e’ in linea con i migliori risultati raggiunti finora su scala industriale ma ci si aspetta di riuscire a colmare ulteriormente il gap con l’attuale record mondiale del 20,3% ottenuto in laboratorio dai ricercatori dello Zsw di Stoccarda”.
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