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Il Giappone si prepara a colmare il vuoto energetico causato dalla prevista dismissione dei 54 reattori presenti sul territorio (
Sono solo 2 i reattori attualmente riattivati dopo il noto tsunami. Le centrali nucleari, secondo le previsioni del Governo giapponese, saranno totalmente dismesse entro il 2040). E’ stato approvato in via definitiva un “Conto energia”, un sistema di incentivazione delle energie rinnovabili che prevede contributi per l’energia prodotta.

Il Governo, in una nota ufficiale, stima che la potenza da rinnovabili nel Paese passi dai 19,5 GW attuali a 22 GW in meno di un anno, entro marzo 2013, con 2 GW di nuova potenza fotovoltaica.
Ma i volumi potrebbero essere decisamente più alti: secondo Bloomberg New Energy Finance, nel 2013 il Giappone installerà da 3,2 a 4,7 GW di fotovoltaico, almeno il triplo degli oltre 1,3 GW del 2011, che hanno portato il totale a fine 2011 a circa 5 GW.
Considerando inoltre gli interessi europei, che potrebbero migrare verso il sol levante, la potenza totale installata, secondo gli analisti, potrebbe superare i 5 GW installati nel solo 2013.

L’incentivo è infatti  il più generoso attualmente in vigore: per il fotovoltaico si parla di 42 yen a kWh, ossia circa oltre quaranta centesimi di euro. inoltre gli incentivi sono divisi in due tipologie di impianti:

– Potenza installata inferiore ai 10 kW: 0,42 yen per 10 anni;

– Potenza installata superiori ai 10 kW: 0,42 yen per 20 anni.

Questi incentivi potranno inoltre attrarre investimenti ed abbattere i costi per la realizzazione degli impianti, attualmente più costosi dell’80% rispetto ad equivalenti italiani.