E’ stata inaugurato ieri (17 settembre) in Danimarca il più grande impianto a energia eolica offshore al mondo. Pochi giorni fa anche in Norvegia è stato messo in acqua il primo impianto galleggiante.
Il più grande impianto a energia eolica offshore al mondo è in Danimarca.
Si tratta di Horns Rev 2, un progetto danese realizzato dalla utility «Dong Energy» a largo dello Jutland, costituito da 91 turbine posizionate a 30 km dalle coste per una superficie di 35 km quadrati. Le torri, prodotte da Siemens, sono alte 114,5 metri e il diametro del rotore è di 93 metri.
Il tentativo di sfruttare tutte le potenzialità del vento per produrre energia elettrica vede nell’off-shore, ovvero nelle centrali in mare, una delle strade più battute. L’Inghilterra è il Paese con più centrali, seguita dalla Danimarca. Il Nord Europa, con venti abbondanti al largo delle coste, è l’area dove si concentrano più progetti. Ma anche negli Stati Uniti, a pochi mesi dallo sblocco burocratico, le previsioni dicono che i venti in mare potrebbero garantire il 20% dell’energia necessaria, motivo per cui si stanno facendo avanti diversi investitori.
In Italia, il ministo ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha dato il via libera (14 settembre 2009) al decreto per la valutazione ambientale per il primo impianto in mare sulle coste del nostro Paese, in Molise. Il governatore regionale ha già detto che farà di tutto per impedirne la realizzazione e tutelare il paesaggio.
Enel ha depositato un progetto a luglio 2008, che prevede l’installazione di 115 generatori di grande taglia, con una potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt ciascuno, nelle acque del Golfo di Gela ad una distanza minima di 3 miglia dalla costa, tra i comuni di Licata (Agrigento), Butera e Gela (Caltanissetta). Il progetto – sviluppato da una joint-venture costituita tra Enel (57%) e Moncada Costruzioni (43%) – è in attesa delle autorizzazioni.