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Cosa si intende per “effetto fotovoltaico”?
L’effetto fotovoltaico si realizza quando un elettrone presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore) passa alla banda di conduzione a causa dell’assorbimento di un fotone sufficientemente energetico incidente sul materiale.
Che tipo di tecnologie esistono?
Tutte le tecnologie si basano sull’uso del silicio, l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre (28%) dopo l’ossigeno.
Le tecnologie più comuni sono 3:
· Silicio monocristallino, che utilizza silicio purissimo, con atomi perfettamente allineati che garantiscono la massima conducibilita’
· Silicio policristallino, con monocristalli di silico aggregati con forme e orientamenti diversi
· Silicio amorfo o a film sottile, che non ha struttura cristallina e i cui atomi vengono deposti chimicamente in ordine casuale senza alcun allineamento (struttura amorfa), utilizzando quantita’ di silicio molto basse.
Ogni tecnologia si differenzia per prestazioni, rendimento, costi e durata.
Le prestazioni dipendono da caratteristiche quali l’irraggiamento, la posizione, la temperatura di esercizio ecc. Il rendimento è la percentuale di energia trasformata rispetto a quella irraggiata sul modulo, e il passaggio è dal monocristallino all’amorfo in ordine decrescente ovvero, a parita’ di produzione di energia elettrica, un pannello fotovoltaico amorfo occupera’ una superficie maggiore rispetto ad un equivalente cristallino.
In termini di costi, l’amorfo costa meno ma ha un tempo di vita di 10 anni mentre, un modulo policristallino ha garanzia di vita per 25-30 anni
Esistono poi altre tecnologie più recenti (ad esempio l’eterogiunzione e il silicio microsferico) ma non ancora commercializzate al grande pubblico. In tutti i casi, il silicio viene poi fuso in lingotti di 10/15 cm di diametro e affettato in sezioni di 0,25-0,35 mm di spessore.
Due strati di silicio a differente potenziale elettrico posti tra le due facce delle sezioni ricavate dai lingotti costituiscono la cellula fotovoltaica.
Le celle oltaiche collegate tra loro formano i moduli fotovoltaici che come abbiamo visto sono in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica.

Che durata ha un impianto fotovoltaico?
I moduli fotovoltaici hanno una vita stimata che va dai 50 ai 100 anni circa, anche se è plausibile pensare a dismissioni dopo 20/25 a causa dell’obsolescenza della tecnologia e a possibili riduzioni di efficienza, mentre per un impianto si può pensare a trenta e più anni senza dover essere modificato o ristrutturato. I moduli per accedere ai contributi in conto energia devono essere garantiti dal costruttore per almeno 20 anni.

Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?
Dipende principlamente dal tipo di pannelli (monocristallino, policristallino, amorfo). Lo spazio occupato dai pannelli fotovoltaici monocristallini installati su tetto inclinatio e’ pari a circa 8 m² per Kw installato mentre per quanto riguarda i tetti piani e’ pari a circa 12 m² per Kw.

Gli impianti fotovoltaici sono in qualche modo inquinanti?
La maggior parte delle aziende che si occupano di fotovoltaico ha adottato sistemi di certificazione di processo e di prodotto (tipo EMAS e ISO 14000) oltre a strategie di certificazione di qualita’ organizzativa della societa’ che garantiscono una consapevolezza gestionale e un impegno specifico per quanto riguarda la massimizzazione dei vantaggi ambientali per la collettivita’ e la minimizzazione di eventuali impatti, mediante adeguate procedure di controllo e monitoraggio dei cicli di vita dei prodotti.
Come funziona praticamente il Conto Energia?
Come gia’ in altri paesi Europei, anche in Italia il Governo ha attua il piano di incentivi per favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici, condominiali o industriali. Tale piano attuativo, chiamato Conto Energia, a fronte di alcuni parametri da rispettare, consente di scambiare o vendere alle societa’ elettriche l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico.
Grazie al Conto Energia, su un periodo di medio-lunga durata, non solo non si paga per l’energia elettrica consumata ma si riesce a fare dei guadagni. L’impianto fotovoltaico diventa un vero e proprio investimento industriale.

Come posso accedere all’incentivo del Conto Energia?
Entro sessanta giorni dall’entrata in funzione dell’impianto occorre inviare al gestore della rete: · Documentazione di conformita’ dell’impianto alle norme CEI;
· Scheda tecnica dell’impianto;
· Certificazione di collaudo;
· Dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’ autenticata

Posso vendere corrente energia all’Enel?
Il 5 Agosto 2005 è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 181 il programma conto energia, con questo provvedimento è ora possibile vendere l’energia elettrica da impianti fotovoltaici direttamente al gestore GRTN.

Posso installare con il conto energia l’impianto fotovoltaico sul mio terreno?
Sì è possibile, fino ad oggi per accedere ai contributi statali non era possibile, con il conto energia ora si possono sfruttare anche ampi spazi di terreni per installare gli impianti fotovoltaici.

Cosa succede dopo 20 anni con il Conto Energia?
Dopo aver usufruito per 20 anni dell’incentivo statale, l’impianto fotovoltaico funzionera’ in net metering, cioè ci sara’ uno scambio alla pari con il gestore elettrico, come è avvenuto fino ad adesso per gli impianti che hanno usufruito di contributi statali.