Ultime news

In funzione del loro comportamento al fuoco, i cavi elettrici possono essere: non propaganti la fiamma; non propaganti l’incendio; a bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi (LSOH); resistenti al fuoco. Qual è la differenza?
Un cavo “non propagante la fiamma”, è dotato di un isolamento autoestinguente, ma è efficace soltanto se è installato da solo; se i cavi non propaganti la fiamma vengono installati in fascio, l’incendio si propaga lungo il fascio stesso. Due cavi distanti meno di 25 cm costituisco già un fascio.
L’isolamento di un cavo “non propagante l’incendio”, invece, è autoestinguente anche quando è posato in fascio.
E’ bene ricordare che se i cavi non propaganti l’incendio sono installati in numero maggiore di quello previsto dalle norme di prodotto, non è più garantita l’autoestiguenza del fascio.
Un cavo LSOH (Low Smoke Zero Halogen) ha un isolamento che brucia con bassa emissione di fumi, gas tossici e corrosivi. Un cavo “resistente al fuoco” deve continuare a funzionare, per un tempo stabilito dalle norme, anche se sottoposto al fuoco.
Cavi non propaganti la fiamma
L’isolamento di un cavo non propagante la fiamma può bruciare, ma solo per una lunghezza non superiore a quella indicata nella specifica norma di prodotto; in assenza di indicazioni della norma si assume una lunghezza massima di 55 cm.
Nelle condizioni di prova stabilite dalle norme EN 60332 (CEI 20-35), il cavo viene sottoposto alla fiamma di un bruciatore a gas. Quando si spegne il bruciatore, il cavo deve smettere di bruciare e non deve lasciar cadere gocce di isolante incandescente.
Sigle di alcuni tipi di cavi non propaganti la fiamma:
H05V-K
H07V-K
H05VV-F
H05RN-F
H07RN-F
H07RN8-F

Cavi non propaganti l’incendio
Le condizioni di prova per un cavo non propagante l’incendio sono stabilite dalle norme CEI 20-22.
Il fascio di cavi, di dimensioni indicate nelle norme di prodotto, viene installato in verticale e sottoposto alla fiamma di un bruciatore a gas; l’incendio non si deve propagare lungo il fascio per oltre 2,5 m.
Sigle di alcuni tipi di cavi non propaganti l’incendio:
N07V-K
FROR 300/500 V
FROR 450/750 V
FG7(O)R 0,6/1 kV

Cavi LSOH (Low Smoke Zero Halogen)
I cavi LSOH vengono sottoposti alla “prova dei fumi” secondo le norme EN 50267 (CEI 20-37). Sono richiesti negli ambienti di pubblico spettacolo o nei casi in cui i fumi di un incendio possono causare danni irreparabili alle cose, ad esempio in un museo. Se i cavi sono installati sotto traccia o dentro tubi o canaline con grado di protezione IP4X, i cavi LSOH non sono necessari.
Sigle di alcuni tipi di cavi LSOH non propaganti l’incendio:
N07G9-K
H07Z1-K (tipo 2)
FM9 450/750 V
FG7(O)M1 0,6/1 kV
FG10(O)M1 0,6/1 kV

Cavi resistenti al fuoco
Le prove a cui deve essere sottoposto un cavo resistente al fuoco sono stabilite dalle norme CEI 20-35; il cavo viene sottoposto sia alle fiamme di un bruciatore, sia a shock meccanici.
Un cavo resistente al fuoco è provvisto di una nastratura a base di vetro e mica sul conduttore, in conformità alla norma CEI 20-45, oppure utilizza un isolamento minerale (una guaina esterna in rame racchiude i conduttori isoalti con ossido di manganese), in conformità alla EN 60702 (CEI 20-39).
Sigla cavo LSOH non propaganti l’incendio e resistente al fuoco:
FTG10(O)M1 0,6/1 kV

Per concludere ricordiamo che per garantire l’alimentazione durante un incendio, si può utilizzare un cavo ordinario, interrato o protetto da uno schermo REI 60, ma non basta posare il cavo in un tubo metallico: il calore lo manda in cortocircuito in pochi minuti.