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Si chiama manutenzione e si può affermare che si tratta di una metodologia di intervento che, almeno dal punto di vista elettrico, è uscita allo scoperto in modo prepotente da poco tempo. Non vuol dire ovviamente che non è mai stata eseguita manutenzione sugli impianti elettrici… anzi ma solo in tempi relativamente recenti essa ha assunto un ruolo importantissimo nell’impiantistica elettrica.
La Legge 46/90 sulla sicurezza degli impianti tecnici, la Legge 626/94 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro impongono, tra l’altro, la manutenzione come atto fondamentale a garantire nel tempo sicurezza e funzionalità di un impianto elettrico. E il CEI in tutto questo come si colloca? Ha preparato norme specifiche sull’argomento?
Questo articolo vuole fare luce proprio su questo aspetto.
Una norma CEI specifica sulle modalità generali di manutenzione degli impianti elettrici non esiste allo stato attuale. Esistono delle norme sulla manutenzione per ambienti particolari e richiami sulle problematiche e sulla necessità della manutenzione in altre guide o norme.
Prima di illustrare l’attività CEI in questo campo, vediamo come e dove il CEI ha definito il termine manutenzione.

Dalla Guida CEI 0-3 dedicata alla Dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 46/90, si definisce manutenzione straordinaria l’insieme di “interventi con rinnovo e/o sostituzione di parti di impianto, che non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni, siano destinati a riportare l’impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio e che non richiedono impiego di strumenti o attrezzi particolari”.
Sempre nella stessa guida manutenzione ordinaria è l’insieme di “interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso nonché a far fronte ad eventuali eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell’impianto e la sua destinazione d’uso”.

Leggendo l’art. 3, comma r. della Legge 626/94 in cui si obbliga ad una “regolare manutenzione di ambienti, attrezzature macchine ed impianti” per garantire la sicurezza dei lavoratori, possiamo mettere in evidenza lo stretto legame tra definizione normativa ed obbligo legislativo; tale obbligo è stato ulteriormente evidenziato nel D.P.R. 28.03.98 n.126 relativo alla costruzione di materiale destinato ad essere utilizzato in atmosfere potenzialmente esplosive.

Una guida sulla manutenzione
Riguardo la generalità degli interventi di manutenzione, il CEI ha iniziato la stesura preliminare di una guida specifica sulla manutenzione degli impianti elettrici, guida che conterrà criteri di gestione e programmazione della manutenzione stessa. In particolare questa guida fornirà indicazioni sul modo di eseguire la manutenzione degli impianti mettendo in evidenza l’organizzazione della manutenzione, piani e modalità d’intervento, programmazione degli interventi stessi in relazione alla vita del componente, piani di sicurezza, schede e registri.
Parte fondamentale della guida sarà rappresentata da una serie di schede sulla manutenzione dei singoli componenti elettrici di un impianto.
La norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione” affronta genericamente il tema manutenzione all’art. 300.1 “Generalità” e all’art. 34 “Condizioni per la manutenzione”. In particolare i due articoli affermano rispettivamente: “deve essere fatta una valutazione delle caratteristiche dell’impianto riguardo il suo uso previsto, le influenze esterne, la compatibilità e le condizioni per la sua manutenzione” e che “deve essere fatta una valutazione della frequenza e qualità della manutenzione che si può ragionevolmente prevedere nel corso della vita dell’impianto”.

A commento di quanto scritto si può affermare che, pur nella genericità delle parole, la 64-8 indica come un fondamentale aspetto della sicurezza la manutenzione, rinviando tuttavia a norme specifiche il modo puntuale di operare.
A proposito di impianti elettrici, la Guida CEI 64- 50 “Integrazione nell’edificio residenziale degli impianti elettrici, ausiliari e telefonici” sotto il Capitolo relativo ai criteri di esercizio degli impianti si afferma che tra gli “aspetti connessi all’esercizio di un impianto elettrico, particolare attenzione deve essere posta alle operazioni di manutenzione e alla tenuta ed aggiornamento della documentazione inerente l’impianto stesso”.
Punto qualificante è quello della manutenzione periodica preventiva, anche nelle unità abitative.
Questo aspetto mette in luce come la manutenzione non sia di esclusiva pertinenza degli ambienti industriali, bensì anche di quelli civili: come è ovvio dal momento che non esiste una sicurezza civile ed una industriale.
Di manutenzione, nell’ambito di una corretta gestione di un impianto di cantiere, tratta anche la Guida CEI 64-17 “Esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri” che risulta necessaria quando, in aggiunta alle difficoltà ambientali insite nel cantiere, i lavori del cantiere stesso risultano di lunga durata. Le condizioni di manutenzione devono fare parte integrante di un progetto; la Guida CEI 0-2 “Documentazione di progetto per impianti elettrici” ne accenna all’art. 2.2.1.7. Valgono le considerazioni espresse al punto precedente: un’affermazione di principio, breve ma “pesante ” nel contenuto. E’ previsto che la dichiarazione di conformità debba essere rilasciata quando si effettua un intervento di manutenzione straordinaria.
Nella Guida CEI 0-3 “Compilazione della dichiarazione di conformità” si danno le definizioni ed esempi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che sono state riportate nella parte iniziale del presente articolo.

Documenti particolari
Il CEI, se riguardo la manutenzione elettrica, nella sua globalità, sta iniziando ora un complesso studio normativo, per gli interventi di manutenzione nel campo specifico dell’impiantistica elettrica destinata ai luoghi con pericolo di esplosione ha una significativa bibliografia normativa, aggiornata anche alle ultime decisioni in ambito europeo.
Vediamo quali sono queste norme o guide. Guida CEI 31-26 “Guida per la manutenzione delle costruzioni elettriche utilizzate nei luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle miniere). Scopo di questa guida è quello di fornire indicazioni in modo da poter effettuare in sicurezza tutte le verifiche periodiche, prove e operazioni di manutenzione e riparazione necessarie alla manutenzione.

Norma CEI EN 60079-17
(CEI 31-34) “Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere).
Questa norma copre gli aspetti connessi con la verifica e la manutenzione degli impianti elettrici esclusivamente installati all’interno dei luoghi classificati potenzialmente pericolosi per la presenza di atmosfera esplosiva.

Norma EN 50281-1-2
(CEI 31-36) “Costruzioni elettriche per la presenza di polvere combustibile protette da custodie – Scelta, installazione e manutenzione”.
La norma tratta la scelta, l’installazione e la manutenzione delle costruzioni elettriche protette da custodie e con requisiti tali da limitare la temperatura superficiale delle stesse quando sono installate in zone in cui la polvere combustibile presente sia in quantità tale da provocare un incendio o un’esplosione. I documenti normativi sopracitati, pur nella diversità degli argomenti e della trattazione presentano degli aspetti a fattor comune che si ritiene importante evidenziare.
La manutenzione richiede una verifica delle condizioni originarie del progetto, una scadenza regolare delle operazioni da effettuare, uno studio della situazione presente per garantire la sicurezza.

Tutto questo:
– nell’ottica di una periodicità di interventi che dipende dall’ambiente considerato e dalla frequenza d’uso dell’impianto e dei suoi componenti;
– nella necessità ed obbligatorietà di seguire le raccomandazioni d’uso del costruttore di un apparecchio elettrico;
– nell’utilizzo di personale qualificato;
– nella consultazione obbligatoria di un’autorità responsabile del funzionamento di un impianto elettrico, qualora sia prevista. Non può terminare l’articolo senza la segnalazione di una guida CEI che è di rilevante importanza ai fini della manutenzione: la Guida CEI 64-14 “Verifica degli impianti elettrici utilizzatori” documento che, sia pure non direttamente riguardante la manutenzione, tratta l’aspetto delle verifiche degli impianti utilizzatori.

Questa Guida, infatti, realizzata congiuntamente con l’ISPESL, si propone di fornire criteri uniformi di comportamento da seguire nel corso delle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori al fine di assicurare che i requisiti essenziali di sicurezza relativi alla progettazione, installazione e manutenzione degli impianti elettrici siano rispettati e mantenuti nel loro esercizio. Queste verifiche, iniziali periodiche e straordinarie e del tipo a vista o strumentali se adeguatamente effettuate, consentono di semplificare notevolmente le operazioni di manutenzione. l problema manutenzione è stato fino ad ora visto come prerogativa dell’impianto: è chiaro che ciascun prodotto avrà proprie caratteristiche, sia intrinseche sia di installazione ed uso; non è questa la sede per un lungo e certamente non completo elenco delle norme CEI di prodotto, tuttavia sembra opportuna la segnalazione di alcune norme generali che sono senz’altro mirate alla manutenzione di un prodotto.

Un primo documento è la Guida CEI 0-8 “Guida introduttiva all’analisi del ciclo di vita nell’elettrotecnologia”, il cui scopo è già ben visibile nel titolo. Altri e ben più numerosi documenti normativi sono quelli preparati dal Comitato Tecnico 56 “Fidatezza” che si occupa dell’importante aspetto dell’affidabilità dei sistemi e delle apparecchiature elettriche in termini sia di prove specifiche sia di gestione (anche a livello di indagine statistica).
Nello specifico della manutenzione si citano sette norme relative alla “Manutenibilità delle apparecchiature” che trattano, per la manutenzione, di programmazione, di studi di manutenibilità in fase di progetto, di raccolta e presentazione dei dati, di pianificazione, di diagnostica e metodologia statistica nonché di presentazione dei risultati degli studi di previsione.
Non è possibile entrare nel dettaglio delle singole norme, è però indicativo nel capire quanto materiale normativo sia disponibile a chi deve affrontare la manutenzione nei suoi aspetti generali.

Ing. Giuseppe Bosisio
Segretario Tecnico CEI