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Protezione contro i contatti indiretti in sistemi a bassissima tensione.
Schede tecniche suddivise per tipologia di apparecchio, distinte in categorie SELV PELV e FELV, secondo le norme cei.

FONTI DI ENERGIA

SELV

– Un trasformatore di sicurezza, conforme alla norma CEI 14-6 (1990) fasc. 1418;
– un motore-generatore con avvolgimenti isolati, secondo le direttive della Norma CEI 16-6;
– un gruppo elettrogeno endotermico;
– una batteria;
– un dispositivo elettronico (ad esempio un gruppo di continuità statico ad inverter), i cui circuiti comprendano un isolamento galvanico fra ingresso ed uscita tale che, anche in caso di guasto, la tensione ai morsetti d’uscita non possa superare 50 V in c.a. e 120 V in c.c.

PELV

– Un trasformatore di sicurezza, conforme alla norma CEI 14-6 (1990) fasc. 1418;
– un motore-generatore con avvolgimenti isolati, secondo le direttive della Norma CEI 16-6;
– un gruppo elettrogeno endotermico;
– una batteria;
– un dispositivo elettronico (ad esempio un gruppo di continuità statico ad inverter), i cui circuiti comprendano un isolamento galvanico fra ingresso ed uscita tale che, anche in caso di guasto, la tensione ai morsetti d’uscita non possa superare 50 V in c.a. e 120 V in c.c.

FELV

– Un trasformatore normale;
– un autotrasformatore;
– un alimentatore elettronico senza adeguato isolamento galvanico fra ingresso e uscita.

COLLEGAMENTO DI UN PUNTO DEL CIRCUITO A TERRA

SELV

E’ vietato collegare a terra o a conduttori di protezione o a parti attive di altri circuiti le parti attive del circuito SELV e delle apparecchiature alimentate.

PELV

E’ ammesso collegare le parti attive del circuito a bassissima tensione a terra.

FELV

E’ obbligatorio collegare le masse dei componenti elettrici al conduttore di protezione del circuito primario, a condizione che quest’ultimo sia protetto contro i contatti indiretti mediante la tecnica di interruzione automatica dell’alimentazione; vale a dire con un differenziale coordinato con il valore di resistenza dell’impianto di terra nei sistemi TT, oppure con un differenziale o un interruttore automatico coordinato con il valore di impedenza dell’anello di guasto nei sistemi TN, (sono pure ammessi anche gli altri sistemi, la protezione contro i contatti indiretti previsti dalle norme CEI 64- 8).

Oppure si deve collegare una parte attiva del circuito FELV al conduttore di protezione del circuito di alimentazione (circuito primario) a condizione che il circuito di alimentazione sia protetto mediante interruzione automatica dell’alimentazione.

COLLEGAMENTO DELLE MASSE A TERRA

SELV

E’ vietato collegare le masse a terra o a conduttori di protezione o a masse di altri circuiti elettrici.
E’ vietato pure il collegamento delle masse a masse estranee tranne quando la natura dei componenti dell’impianto lo richieda e purché tali masse estranee non possano assumere tensioni di valore pericoloso.

PELV

E’ ammesso collegare le masse a terra.

FELV

E’ obbligatorio collegare le masse dei componenti elettrici al conduttore di protezione del circuito primario, a condizione che quest’ultimo sia protetto contro i contatti indiretti mediante la tecnica di interruzione automatica dell’alimentazione; vale a dire con un differenziale coordinato con il valore di resistenza dell’impianto di terra nei sistemi TT, oppure con un differenziale o un interruttore automatico coordinato con il valore di impedenza dell’anello di guasto nei sistemi TN, (sono pure ammessi anche gli altri sistemi, la protezione contro i contatti indiretti previsti dalle norme CEI 64- 8).

Oppure si deve collegare una parte attiva del circuito FELV al conduttore di protezione del circuito di alimentazione (circuito primario) a condizione che il circuito di alimentazione sia protetto mediante interruzione automatica dell’alimentazione.

PRESE A SPINA

SELV

Le prese e le spine non devono avere un contatto per il collegamento del conduttore di protezione.
Inoltre, non devono consentire l’accoppiamento con le prese e le spine di altri sistemi compresi quelli PELV e FELV

PELV

Le prese e le spine non devono avere un contatto per il collegamento del conduttore di protezione.
Inoltre, non devono consentire l’accoppiamento con le prese e le spine di altri sistemi compresi quelli SELV e FELV.

FELV

Le prese a spina dei sistemi FELV devono essere dotate di un contatto per il collegamento del conduttore di protezione.
Le posizioni degli spinotti e degli alveoli dev’essere tale da garantire l’incompatibilità con altri sistemi, sia a bassa che a bassissima tensione.

SEPARAZIONE DEI CIRCUITI

SELV

Le parti attive del circuito SELV devono essere separate da quelle di altri circuiti con accorgimenti pari a quelli previsti fra il primario ed il secondario di un trasformatore di sicurezza.
La separazione tra i conduttori del sistema SELV ed i conduttori di qualsiasi altro circuito deve essere realizzata ricorrendo ad uno dei seguenti metodi:

– mediante conduttori separati materialmente;

– con i conduttori del circuito SELV muniti, oltre che del loro isolamento principale, di una guaina non metallica;

– con i conduttori dei circuiti a tensione diversa separati da uno schermo o da una guaina metallici messi a terra;

– con i circuiti a tensione diversa contenuti in uno stesso cavo multipolare o in uno stesso raggruppamento di cavi, a condizione che i conduttori dei circuiti SELV siano isolati, nell’insieme od individualmente, per la massima tensione presente.

PELV

Le parti attive del circuito PELV devono essere separate da quelle di altri circuiti con accorgimenti pari a quelli previsti fra il primario ed il secondario di un trasformatore di sicurezza.

La separazione tra i conduttori del sistema PELV ed i conduttori di qualsiasi altro circuito deve essere realizzata ricorrendo ad uno dei seguenti metodi:

– mediante conduttori separati materialmente;

– con i conduttori del circuito PELV muniti, oltre che del loro isolamento principale, di una guaina non metallica;

– con i conduttori dei circuiti a tensione diversa separati da uno schermo o da una guaina metallici messi a terra;

– con i circuiti a tensione diversa contenuti in uno stesso cavo multipolare o in uno stesso raggruppamento di cavi, a condizione che i conduttori dei circuiti PELV siano isolati, nell’insieme od individualmente, per la massima tensione presente.

FELV

Non è richiesto alcun accorgimento particolare per garantire la separazione dei circuiti FELV, se non un isolamento dimensionato in base alla tensione nominale del circuito primario.

PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI

SELV

Non è richiesta alcuna protezione se la tensione nominale del circuito SELV non è superiore a 25 V c.a. ed a 60 V c.c.; a meno che il circuito non si trovi in ambienti critici (locali da bagno, piscine, luoghi conduttori ristretti).

Se la tensione supera i valori di 25 V c.a. e 60 V c.c., le parti attive comprese quelle degli utilizzatori, devono essere protette contro il contatto diretto mediante involucri che non consentano l’accesso al dito di prova (diametro di 12 mm), oppure con un isolamento in grado di sopportare per un minuto una tensione di 500 V in c.a.

PELV

Non è richiesta alcuna protezione se la tensione nominale del circuito PELV non è superiore a:

– 25 V c.a., oppure 60 V c.c. non ondulata e se il componente elettrico è usualmente utilizzato solo in luoghi asciutti e non si prevedono contatti estesi di parti attive con il corpo umano;

– 6 V c.a., oppure 15 V c.c. non ondulata in tutti gli altri casi;ed inoltre se il componente elettrico si trova entro la zona di influenza del collegamento equipotenziale.

Diversamente le parti attive, comprese quelle degli utilizzatori, devono essere protette contro il contatto diretto mediante involucri che non consentano l’accesso del dito di prova (diametro 12 mm), oppure con un isolamento in grado di sopportare per un minuto una tensione di 500 V in c.a.

FELV

Le parti attive, comprese quelle degli utilizzatori, devono essere protette contro il contatto diretto mediante involucri o barriere che non consentano l’accesso al dito di prova (con diametro 12 mm), oppure con un isolamento corrispondente alla tensione minima di prova richiesta dal circuito primario e comunque non inferiore a 1500 V applicati per un minuto.