In un ristorante in fase di ristrutturazione è presente una cucina da 260 kWt in tecnico che si è occupato della scia per i vigili del fuoco ha classificato l’ambiente di tipo A ovvero a rischio incendio ma non soggetto a verifica da parte dei vigili del fuoco, il tecnico ha previsto solo la compartimentazione con pareti e porte REI 120.
In questo caso la tipologia di impianto elettrico e cavi e apparecchiature necessarie nella cucina deve essere del tipo ATEX per ambienti esplosivi ?
Giacomo Michienz
L’attività da Lei indicata è ricompresa nel n° 74.A del DPR 151/11 e deve rispettare le prescrizioni di cui alla al decreto 12 aprile 1996 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi”, così come aggiornate dalla nuova “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio degli impianti per la produzione di calore alimentati da combustibili gassosi” Decreto del Ministero dell’Interno 8 novembre 2019, pubblicato sulla GU n. 273 del 21 novembre 2019.
Oltre agli obblighi di progetto degli impianti elettrici quale luogo a maggior rischio in caso d’incendio deve essere esperita la valutazione del rischio esplosione ai sensi della Direttiva 90/396/03 CEE e delle norme CEI EN 60079 e della (abrogata) Guida CEI 31-35.
Se gli apparecchi installati presentano la marcatura CE e sono rispettate le regole di areazione dei locali l’impianto elettrico può essere, dopo le relative classificazioni, di tipo ordinario con le cautele nella scelta dei gradi di protezione proprie di una ambiente particolare quale una cucina.