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domandaIn merito alla protezione contro le scariche atmosferiche si parla di “sorgenti di danno S1, S2…ecc.” e di “tipo di danno D1, D2, ecc.”. Vorrei sapere di cosa si tratta e qual è il riferimento normativo o legislativo che tratta l’argomento.

rispostaIl riferimento è normativo, ed è rappresentato dalla Norma CEI EN 62305-1 “Protezione contro i fulmini – Principi Generali”. La sorgente del danno altro non è se non il fulmine. Le seguenti situazioni devono essere prese in considerazione, secondo la Norma, in funzione della localizzazione del punto di impatto rispetto alla struttura da proteggere: a) Sorgente S1: fulmine sulla struttura; b) Sorgente S2: fulmine vicino alla struttura; c) Sorgente S3: fulmine sulle linee entranti nella struttura; d) Sorgente S4: fulmine in prossimità delle linee entranti nella struttura.

Il fulmine sulla struttura può causare:

– danno meccanico immediato, incendio e/o esplosione dovuta al plasma incandescente del canale stesso, o al riscaldamento dei conduttori connesso con il fluire della corrente (sovratemperatura inaccettabili), o alla carica trasportata dell’arco (fusione del metallo);

– incendio e/o esplosione provocati da scariche dovute a sovratensioni risultanti da accoppiamenti resistivi e induttivi e dal fluire di parte della corrente di fulmine; – danni ad esseri viventi per elettrocuzione dovuta alle tensioni di passo e di contatto causate da accoppiamenti resistivi e induttivi;

– guasti o malfunzionamenti degli impianti interni dovuti al LEMP (impulso elettromagnetico del fulmine).

Il fulmine vicino alla struttura può causare:

– guasti o malfunzionamenti degli impianti interni dovuti al LEMP.

Il fulmine sulle linee entranti nella struttura può causare:

– incendio e/o esplosione generati da scariche dovute a sovratensioni e alle correnti di fulmine trasmesse tramite la linea entrante;

– danni ad esseri viventi per elettrocuzione dovuta alle tensioni di contatto all’interno della struttura dovute alle correnti di fulmine trasmesse tramite la linea entrante;

– guasti o malfunzionamenti degli impianti interni dovuti alle sovratensioni che si localizzano sulle linee entranti e che sono trasmesse alla struttura.

Il fulmine in prossimità di una linea entrante nella struttura può causare:

– guasti o malfunzionamenti degli impianti interni dovuti alle sovratensioni indotte nelle linee entranti e trasmesse alla struttura.

In conclusione, il fulmine può essere causa di tre principali tipi di danno:

a) D1: danno ad esseri viventi per elettrocuzione;

b) D2: danno materiale (incendio, esplosione, distruzione meccanica, rilascio di sostanze chimiche) dovuti agli effetti della corrente di fulmine, scariche disruptiva incluse;

c) D3: guasti agli impianti interni dovuti al LEMP.

Nella figura: Danni e perdite in una struttura in funzione dei diversi punti di impatto del fulmine (Norma CEI 62305-1).

Tratto dal libro “50+ Quesiti reali in materia di fulmini” edito da NT24 con la collaborazione di