Nel 2007÷2008, quale era la formula utilizzata, e quindi normativa di riferimento, per il calcolo della corrente massima di corto circuito simmetrica trifase per reti BT con sistema di alimentazione TT nel punto di consegna.
Si ipotizza una potenza disponibile di circa 80 kW.
Ing. Mario Spinelli
La Norma CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” Prima edizione, entrata in vigore il 23.12.2011, indicava al Cap. 5.1.3 (come nella versione attuale 04-2019) per gli impianti realizzati successivamente alla data di entrata in vigore della stessa i seguenti valori di correnti di corto circuito.
5.1.3 Corrente di cortocircuito massima nel PdC
(ai fini del dimensionamento delle apparecchiature)
I valori seguenti sono determinati assumendo una corrente di cortocircuito trifase morsetti alla sbarra BT, o alla sezione BT di cabina secondaria, non superiore al valore pianificato di 16 kA(1°).
Il valore della corrente di cortocircuito massima, da considerare per la scelta delle apparecchiature dell’Utente, è convenzionalmente assunto pari a:
– 6 kA per le forniture monofase, 10 kA per le forniture trifase per Utenti con potenza disponibile per la connessione fino a 33 kw(11). ,
– 15 kA per le forniture trifase per utenti con potenza disponibile per la connessione superiore a 33 kW; 6 kA per la corrente di cortocircuito fase-neutro nelle forniture trifase.
Per gli impianti alimentati da forniture TT installati prima della data di entrata in vigore della CEI 0-21 il valore della corrente di corto circuito era da richiedere all’Ente distributore, che lo comunicava con una specifica lettera all’utente.
La Norma CEI 64-8 Sesta edizione 01-2007 riportava al Commento dell’art. 533.3 “Scelta dei dispositivi di protezione contro i corto circuiti” la formula peri il calcolo della corrente di corto circuito minima:
I = 0,8 U0 / 1,5 ρ(1+m)*L/S quando il conduttore di neutro è distribuito
dove:
Uo = tensione di fase di alimentazione in volt;
m = rapporto tra la resistenza del conduttore di neutro e la resistenza del conduttore di fase (nel caso essi siano costituiti dallo stesso materiale. esso è uguale al rapporto tra la sezione del conduttore di fase e quella del conduttore di neutro).
Le precedenti formule a) e b) non tengono conto della reattanza della conduttura, con un errore che diviene sensibile per i cavi di sezione superiore a 95 mm2.
Ulteriori approfondimenti possono essere svolti con l’esame delle seguenti Norme:
CEI EN 60909-0 (Classificazione CEI: 11-25) Correnti di cortocircuito nei sistemi trifase in corrente alternata Parte 0: Calcolo delle correnti
Può consultare anche la risposta al quesito in data 10 marzo 2017.