Nuove regole per gli ingegneri stranieri che intendono lavorare in Italia. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 14 del 19 gennaio 2015 il Decreto 3 dicembre 2014, n. 200 “Regolamento recante misure compensative per l’esercizio della professione di ingegnere, di cui all’articolo 24 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206”.
Il Decreto entrerà in vigore il 3 febbraio. Gli ingegneri laureati all’estero con un percorso formativo diverso da quello italiano dovrà effettuare una prova attitudinale. La prova avrà luogo due volte l’anno presso il Consiglio nazionale degli ingegneri. L’esame è da svolgersi in lingua italiana e si articola in una prova scritta (o pratica) e in una prova orale.
Le prove per l’iscrizione nella sezione A saranno diverse da quelle per l’iscrizione nella sezione B. La prova scritta della durata massima di sette ore, consiste nello svolgimento di uno o più elaborati che vertono sulle materie indicate nel decreto di riconoscimento. L’eventuale prova pratica consiste nello svolgimento di una prestazione o operazione tipiche delle attività professionali, secondo quanto previsto nel decreto di riconoscimento. La prova orale verte sulle materie indicate dal decreto, su ordinamento e deontologia professionale e sugli elaborati scritti del candidato.