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Il Presidente di assoRinnovabili Re Rebaudengo ha ribadito la netta contrarietà dell’associazione al comma 99 sul Capacity Payment del maxiemendamento governativo introdotto nei giorni scorsi alla Legge di stabilità 2014, e alle posizioni espresse da molte grandi utilities italiane ed europee nelle ultime settimane.

Re Rebaudengo ricorda che il problema italiano di “overcapacity” è dovuto in buona parte a investimenti errati in impianti tradizionali. “Chi ha effettuato questi investimenti – afferma il Presidente – ha fatto affidamento su una domanda in costante crescita, sul mancato sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica e sulla mancata realizzazione del piano governativo di rilancio del nucleare. Ma solo l’ultima condizione si è realizzata”.

Premiare questi “errori” con una remunerazione pagata dalle rinnovabili appare ingiusto e antistorico: sarebbe come salvare un anziano moribondo, lasciando morire donne e bambini. “Si può prevedere un meccanismo che riconosca il servizio di flessibilità reso da questi impianti – continua Re Rebaudengo – , ma deve essere selettivo e ridotto al minimo indispensabile. Contemporaneamente è necessario riformare il mercato dell’energia, introducendo sessioni di mercato più vicine alla gate closure e permettendo alle rinnovabili di partecipare attivamente al mercato dei servizi di dispacciamento e alla sicurezza del sistema elettrico.

assoRinnovabili auspica che il Governo intervenga per cancellare questa e altre ipotesi di misure retroattive e, al contrario, torni a promuovere lo sviluppo delle rinnovabili, così come preannunciato, in un intervento molto apprezzato, da parte del Ministro all’Ambiente Andrea Orlando.