Il Bonus permetterà alle famiglie a basso reddito, alle famiglie numerose e agli ammalati che utilizzano apparecchiature elettromedicali, di ottenere uno sconto sulle bollette compreso tra i 60 e i 150 euro l’anno e retroattivo dal gennaio 2008. Sono più di 5.600 i Comuni, e tra questi quasi tutti i capoluoghi di provincia, che hanno già attivato le necessarie procedure informatiche per gestire le richieste.
Le domande per il bonus elettrico devono infatti essere presentate al proprio Comune di residenza.
E’ stato prorogato al 30 aprile 2009 il termine per ottenere la retroattività del Bonus a tutto il 2008.
Le domande pervenute successivamente, non potranno beneficiare del bonus retroattivo, ma avranno comunque diritto alle agevolazioni per i 12 mesi successivi.
Sono tutti dati emersi nel corso della conferenza stampa, tenuta oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, che ha anche presentato le iniziative di comunicazione collegate al Bonus e che vedranno il coinvolgimento delle Ferrovie dello Stato e di Poste Italiane.
“ Il Bonus elettrico è una misura concreta a favore di milioni di famiglie”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. “400 milioni di sostegno al reddito che si affiancano agli altri interventi economici del Governo per le famiglie. Entro l’estate vareremo anche il Bonus gas con altri 400 milioni.
L’operatività del Bonus elettrico ha visto la collaborazione del Governo, dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, dei Comuni, di grandi imprese dei servizi ed è un esempio della capacità del Paese di lavorare per un obiettivo condiviso.
Con misure come il Bonus elettrico, il Bonus Gas, il Bonus fiscale, la Carta acquisti, gli incentivi alla domanda di beni ecocompatibili e nuove, cospicue risorse per gli ammortizzatori sociali, poniamo un argine contro la crisi e favoriamo la tenuta dei consumi.
“Abbiamo messo a punto un sistema di solidarietà, fra tutti i consumatori di energia elettrica, in grado di aiutare le famiglie bisognose ma pesando in modo del tutto marginale sulle molte altre famiglie e sulla totalità delle aziende” ha dichiarato il Presidente dell’Autorità per l’energia Alessandro Ortis. “L’Autorità ha definito le necessarie modalità operative cercando di semplificare al massimo le procedure. Il bonus è adattabile flessibilmente al mutare delle situazioni familiari dei beneficiari e il meccanismo salvaguarda l’opportunità di libera scelta fra le offerte di mercato e l’interesse ad un utilizzo sempre più razionale dell’energia”.
“In una situazione come la attuale, con una crisi economica e finanziaria che tocca il mondo intero – ha affermato Osvaldo Napoli, vice Presidente ANCI – segnalo il ruolo dei Comuni che, oltre a portare avanti le loro politiche sociali ed assistenziali nei confronti dei cittadini più disagiati, hanno messo a punto un sistema (sgate.it) che facilita l’interazione tra la cittadinanza e le amministrazioni centrali nell’ambito dell’erogazione dei benefici previsti. Interazione che proseguira’ con la replica del modello ‘Sgate’, prevista nel cosiddetto ‘dl anticrisi’, anche per quanto riguarda i futuri ‘bonus’ sulle bollette del gas’’.
Il bonus elettrico nel dettaglio
Hanno diritto al bonus, tutti i clienti domestici, intestatari di una fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW (per un numero di familiari con la stessa residenza che va da 1 a 4) o fino a 4,5 kW (per un numero di familiari con la stessa residenza superiore a 4):
– appartenenti ad un nucleo famigliare con indicatore ISEE(*) non superiore a 7500 euro, per una sola fornitura per nucleo, nella abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW (per un numero di familiari, con la stessa residenza, fino a 4) o fino a 4,5 (per un numero di familiari, con la stessa residenza, superiore a 4);
– i clienti finali, presso i quali vive un ammalato grave che ha necessità di usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita, senza limitazioni di residenza o potenza impegnata;
– le famiglie numerose con 4 o più figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro, per una sola fornitura per nucleo, nella casa di residenza, con potenza impegnata fino a 4,5 kW.
Per il l disagio economico, il bonus è differenziato a seconda del numero di persone residenti e viene aggiornato entro il mese di dicembre di ogni anno per garantire un risparmio, pari a circa il 20%, sulla spesa presunta (al netto delle imposte) di una famiglia tipo, per l’anno successivo.
Per l’anno 2008 saranno riconosciuti: 60 euro/anno per una famiglia di 1-2 persone; 78 euro/anno per 3-4 persone; 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4.
Per l’anno 2009, considerando che la spesa energetica famigliare sarà più bassa del 2008, saranno riconosciuti; 58 euro/anno per una famiglia di 1-2 persone; 75 euro/anno per 3-4 persone; 130 euro/anno per un numero di persone superiore a 4.(**)
Per il disagio fisico il bonus è dimensionato annualmente per contribuire agli extra costi della fornitura di energia elettrica mediamente sostenuti dai clienti presso i quali sono presenti macchine elettromedicali per il mantenimento in vita del paziente. Per l’anno 2008 sarà riconosciuto un bonus di 150 euro; per l’anno 2009 sarà riconosciuto un bonus di 144 euro.
I due bonus, per disagio economico e fisico, sono cumulabili.
Il bonus è riconosciuto anche per il 2008, qualora le richieste siano presentate ai Comuni di residenza entro il 30 aprile 2009.
Per accedere al bonus elettrico il cittadino interessato (o un suo delegato) deve recarsi presso il proprio Comune di residenza o presso altro istituto da questo designato (ad esempio i CAF con i quali i Comuni possono attivare apposite convenzioni), compilando l’apposita domanda. I moduli si possono trovare anche sul sito dell’Autorità per l’energia (autorità.energia.it).
Le informazioni necessarie per la compilazione del modulo riguardano la residenza del cliente finale, il suo stato di famiglia e le caratteristiche del contratto di fornitura di energia elettrica (queste ultime facilmente reperibili sulle bollette).
All’apposita modulistica, dovrà essere allegata: copia dell’attestazione ISEE (ottenibile presso lo stesso Comune) per i casi di disagio economico (e/o copia della certificazione ASL, per i casi di disagio fisico), nonché copia del proprio documento di identità.
Modulo A – disagio economico
Modulo B – disagio fisico
Modulo C – Autocertificazione ASL
Modulo D – Fac simile certificazione ASL
(*) L’ISEE è l’indicatore di “situazione economica equivalente”, che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliareimmobiliare e della numerosità dei famigliari a carico. E’ già ampiamente utilizzato per l’accesso ad altre prestazioni a carattere sociale, soprattutto a livello locale. A titolo puramente esemplificativo: un nucleo familiare composto da padre, madre e due figli, monoreddito, in affitto e senza ulteriori disponibilità patrimoniali, rientra nella soglia ISEE di 7.500 con un reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro; una famiglia composta da padre, madre e cinque figli a carico, con un affitto annuo di 10.000 euro e un patrimonio mobiliare di 15.000, rientra nella soglia ISEE di 20.000 con un reddito annuo lordo fino a 75.000 euro.
(**) Tutte le agevolazioni sono riconosciute come componente in deduzione sulle bollette di fornitura dell’energia elettrica, “spalmate” sulle bollette di un anno. Su ogni singola bolletta la deduzione riconosciuta è proporzionale ai consumi dello stesso periodo.